Se si è in difficoltà economiche, grazie allo SPID si può richiedere un aiuto fino a un massimo di 800 euro al mese: è per i titolari di Partita IVA.
Ci sono tantissimi bonus che giungono in soccorso dei cittadini più bisognosi, che versano in precarie condizioni economiche. Ad esempio, alcuni bonus si possono richiedere con lo SPID, tramite il portale ufficiale dell’INPS. In base al proprio reddito ISEE, è possibile fare domanda per un sostegno economico, ma esistono forme di benefit anche per chi ha redditi più elevati.
Nella Manovra di Bilancio 2024 è stato inserito un sussidio per i lavoratori autonomi che si trovano in difficoltà economiche e che non riescono a raggiungere la fine del mese. Possono farne richiesta tutti i cittadini in caso di necessità, in particolare i lavoratori autonomi titolari di Partita IVA, che poi sono quelli meno tutelati, basta utilizzare il proprio SPID.
Come funziona l’aiuto economico da richiedere tramite SPID: può arrivare fino a 800 euro per i lavoratori autonomi
In soccorso di tutti i cittadini che non arrivano a fine mese c’è l’ISCRO, una misura di aiuto economico prorogata anche nel 2024, inizialmente istituita nella Legge di Bilancio 2021, una specie di cassa integrazione dedicata ai titolari di Partita IVA, indipendentemente dal tipo di attività che si svolge. Il sostegno è erogato dall’INPS.
Ma quali requisiti occorre rispettare per chiedere il sostegno? L’aiuto economico viene riconosciuto per la durata di sei mesi, ed è pari al 25% della media dei redditi di lavoro autonomo dichiarati negli ultimi due anni di lavoro. Il tetto massimo è di 800 euro, quello minimo di 250 euro. Si tratta di una somma che può fare comodo in caso di difficoltà.
Il sostegno economico dell’INPS per le Partite IVA
Si può effettuare la richiesta sul portale dell’INPS dell’ISCRO, se si possiedono i seguenti requisiti: al Momento della richiesta, la Partita IVA deve essere attiva da almeno tre anni. Altro requisito è che il contribuente sia in regola con tutti i pagamenti di previdenza obbligatoria, e inoltre non devono essere in erogazioni altri contributi, come l’Assegno di Inclusione o la pensione.
Affinché la domanda vada a buon fine, inoltre, il lavoratore deve aver avuto una diminuzione degli introiti almeno del 70% rispetto ai ricavi ottenuti nei due anni precedenti. Infine, l’ultimo requisito è che il contributo decade se la Partita Iva è stata chiusa o se si chiude non appena fatta la domanda. La richiesta deve essere inoltrata sul sito dell’INPS entro il 31 ottobre di ogni anno, nella sezione “Indennità per lavori autonomi ISCRO”.