“Sospensione per verifica delle condizioni di svantaggio”: se hai ricevuto questo messaggio, cosa significa

Cosa significa che lo stato di domanda dell’AdI segna “sospesa per verifica delle condizioni”? Ecco la spiegazione e cosa bisogna fare.

domanda adi sospesa perché
La domanda AdI può finire in sospensione per accertamenti (CodiciAteco.it)

Per accedere alla nuova forma di sostegno economico varata dal Governo Meloni per le famiglie in difficoltà, cioè l’Assegno di Inclusione, è necessario presentare apposita domanda attraverso la propria area personale dal sito dell’INPS oppure facendosi aiutare dai patronati convenzionati.

Trattandosi di una forma di sostegno alle famiglie in difficoltà, per riuscire ad ottenere l’AdI bisogna rispettare alcuni parametri che devono essere indicati nella domanda (ISEE, presenza di un membro disabile o di un familiare con più di 67 anni ecc., ndr). Va da sé, quindi, che la domanda è sottoposta ad una serie di controlli. Una serie di stati che possono essere monitorati costantemente proprio attraverso il sito dell’Istituto di previdenza.

Uno degli step di controllo più controversi riguarda le “verifiche per le condizioni di svantaggio“. Se la vostra domanda risulta a questo stato, che vuol dire? E soprattutto che cosa fare?

Che vuol dire quando la domanda AdI è sospesa

adi domanda sospesa per accertamenti
Per controllare lo stato della domanda è necessario andare sulla propria area del sito INSP (CodiciAteco.it)

Se avete presentato domanda di AdI può esservi capitato di trovare la domanda in modalità sospesa e cioè né approvata ma neanche respinta. Si tratta di uno stato di stand by momentaneo e che dura il tempo necessario per dare ad ASL e Comune il tempo di fare i dovuti controlli.

In particolare è la prima, come si legge dalle disposizioni circolari dell’INPS, che deve accertare le reali ed effettive condizioni di disagio del nucleo familiare che fa domanda per percepire l’assegno di inclusione. All’ASL va, quindi, il compito di “validare la dichiarazione, indicata nella domanda AdI, relativa alle certificazioni attestanti le condizioni di svantaggio per il richiedente e/o per i soggetti appartenenti al nucleo famigliare“.

In altre parole, uno dei requisiti che presuppone l’assegnazione dell’AdI è che il richiedente o un membro della famiglia sia affetto da disabilità più o meno gravi e, di conseguenza, l’ASL deve accertare questa disabilità anche controllando l’eventuale presenza in strutture apposite qualora siano dichiarate. Per cui prima di vedersi accettata la domanda e quindi il versamento dei primi contributi, bisogna aspettare l’esito dei controlli.

Quali sono le condizioni di svantaggio? L’elenco completo

Sempre secondo le disposizioni dell’INPS le condizioni di svantaggio sono:

  • Persone con disturbi mentali in carico ai servizi sociosanitari;
  • Persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale non inferiore al 46 per cento e che necessitano di cure e assistenza domiciliare;
  • Persone con problematiche connesse a dipendenze patologiche ivi comprese dipendenze da alcol e droghe;
  • Persone vittime di tratta;
  • Persone inserite in programmi antiviolenza;
  • Persone ex detenute (entro il primo anno di fine della pena) o ammesse ad altre misure alternative alla detenzione;
  • Persone portatrici di specifiche fragilità sociali;
  • Persone senza dimora o che vivono in condizioni di estrema povertà;
  • Neomaggiorenni tra i 18-21 che vivono lontani dalle famiglie di origine sulla base di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.
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