Lavori nell’editoria? Quando andrai in pensione

Per l’editoria è prevista pensione anticipata: vediamo per quando è prefissato il termine del periodo lavorativo in base alle nuove disposizioni.

pensione per chi lavora nell'editoria
Quando vanno in pensione i lavoratori nell’editoria (Codiciateco.it)

A partire da quest’anno, sono previsti dei cambiamenti per coloro che lavorano nel mondo dell’editoria. La legge di bilancio 2024 ha pensato anche a loro, stanziando nuovi fondi presso l’INPS per consentire a chi opera nel settore editoriale di poter lasciare in lavoro con un po’ d’anticipo.

Questa nuova forma di pensionamento, tuttavia, non è accessibile a chiunque. La normativa è stata pensata ed attuata dopo il periodo del Covid-19 con l’obiettivo di tutelare i lavoratori di aziende il cui settore ha subito delle difficoltà di ripresa dalla crisi. La circolare INPS del 23 maggio 2024 n. 68 ha provveduto a fornire delle istruzioni e chiarimenti sui requisiti necessari per poter usufruire del prepensionamento.

Lavoratori nell’editoria, nuove regole per la pensione

pensione per chi lavora nell'editoria
Lavorare nell’editoria, nuove regole per la pensione (Codiciateco.it)

La legge ha previsto il prepensionamento anche per i lavoratori nel mondo dell’editoria, in particolar modo ai lavoratori poligrafici di imprese stampatrici di giornali quotidiani e di periodici; imprese editrici di giornali quotidiani; di periodici; agenzie di stampa su territorio nazionale che abbiano messo in atto dei piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale in presenza di crisi.

Lo scopo del cambiamento si fonda sulla volontà di aiutare chi ha vissuto un periodo di crisi post-pandemica e ha dovuto attivare degli “ammortizzatori sociali”. Le categorie di lavoratori sopra menzionate hanno ora la possibilità di accedere alla pensione di anzianità con un periodo contributivo di 35 anni (invece di 38), versati entro il 31 dicembre 2023.

Entrando più nel dettaglio, l’azienda editoriale deve aver affrontato un periodo di crisi che l’ha portata ad attivare una riorganizzazione aziendale, collocando i lavoratori in Cassa Integrazione Straordinaria. L’INPS concede il beneficio proprio a questi dipendenti ammessi alla CIGS a causa della riorganizzazione post-crisi. La domanda di pensionamento anticipato dovrà essere inviata dai lavoratori entro 60 giorni a partire dalla loro ammissione alla CIGS, in via telematica accedendo al sito dell’INPS nella propria area riservata o chiamando il Contact Center al numero 803 164 (06 164 164 da rete mobile). Trattandosi di fondi limitati, avrà più possibilità chi avanzerà richiesta per primo: l’INPS prenderà in considerazione le domande secondo l’ordine di sottoscrizione. Al contrario, vedi tutte le posizioni vacanti per entrare a lavorare nel mondo dell’editoria.

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