Un po’ di chiarezza sul funzionamento del copyright sui social network: in cosa consistono i diritti d’autore e quali errori evitare.
Il diritto d’autore non riguarda esclusivamente i contenuti presenti sui social network ma è più ampiamente utilizzato per garantire la tutela di tutte le opere dell’ingegno. Fra le norme giuridiche che lo compongono vi è – ad esempio – il diritto morale d’autore. Il quale consiste nella facoltà di poter rivendicare la paternità della propria opera, e il suo sfruttamento, e di poter fronteggiare eventuali illeciti sfruttamenti o deformazioni di quest’ultima senza il proprio consenso.
Fra le opere d’ingegno per cui il diritto d’autore agisce in modo tale da garantirne la loro tutela rientrano diverse forme di creatività. Come – ad esempio – la musica e la fotografia, la pittura e la letteratura, o – ancora – il teatro, la cinematografia e la scultura. Riprodurre, attraverso i social network, le creazioni dell’ingegno altrui, ad esempio, senza dichiararne la fonte o il fatto che si tratti di una citazione, rappresenta dunque una violazione del diritto d’autore.
Copyright, tutela dei contenuti sui social e il diritto d’autore
Il copyright – diversamente dalla scarsità di moderatori presenti su territorio europeo – agisce in forma di protezione dei contenuti degli utenti. Sia che questi ultimi si trovino a sperimentare la loro creazione su Instagram, su Facebook o su altri social netowork. La tutela è garantita per tutte le opere d’ingegno anche nel caso in cui non vi sia, da parte dell’interessato, un’espressa dichiarazione – ad esempio – alla SIAE.
Al di là delle nuove strette giuridiche sui social network, la pubblicazione di un opera d’ingegno, ossia di un contenuto originale, rappresenta già lo status essenziale per divenire il titolare della propria opera ed essere in grado di agire contro chiunque se ne sia appropriato o l’abbia utilizzata senza il proprio consenso. Soltanto l’autore dell’opera dell’ingegno creativo o scientifico può decidere di cedere il diritto di riutilizzare quest’ultima.
Copyright su parole e post sui social
Oltre alle poesie, alle canzoni o ad altre tipologie creazioni anche un semplice pensiero personale, qualora sia originale ed esterno a giudizi ampiamente condivisi dalla comunità (come, ad esempio, le opinioni politiche), venga condiviso in un post su IG, su Facebook o su altre piattaforme di condivisione, è meritevole di tutela.
I social network – per garantire questa tutela – presentano a tutti gli utenti un regolamento standard che prevede, al momento di qualsiasi pubblicazione sul proprio profilo, l’accettazione del copyright. Ossia di aver preso visione e di dichiarare, al momento stesso della pubblicazione, di non violare – con essa – il copyright altrui.
Al contempo però, nonostante la pubblicazione di opere d’ingegno sul proprio profilo social non costituisca la perdita del diritto morale d’autore, si inviano gli utenti a prestare attenzione dall’eventualità in cui le medesime società che gestiscono le piattaforme si appropriano, contraddittoriamente, al momento della pubblicazione della possibilità di sfruttare queste ultime economicamente.