Vuoi superare con successo un colloquio di lavoro? Con il metodo star non avrai più rivali

Un metodo rivoluzionario sta garantendo risultati sorprendenti a chi lo mette in pratica: ecco come funziona.

I colloqui di lavoro sono una delle prove più ardue a cui tutti noi, almeno una volta nella vita, dobbiamo sottoporci. Sentimenti di ansia e tensione pervadono l’intero processo, dai giorni precedenti in cui ci si prepara al momento in cui si siede davanti all’addetto al colloquio e si inizia a parlare. Negli ultimi anni, per fortuna, diversi esperti del settore hanno condiviso i loro consigli per affrontare più serenamente questi momenti e uno di questi è l’ormai celebre “Metodo STAR”.

come prepararsi per un colloquio di lavoro
Gli addetti alle risorse umane delle grandi aziende hanno rivelato il modo perfetto per rispondere alle domande in un colloquio di lavoro – codiciateco.it

Il Metodo STAR è una tecnica di colloquio strutturata che aiuta i candidati a parlare delle proprie esperienze lavorative in modo chiaro ed efficace. L’acronimo STAR sta per Situazione, Task (Compito), Azione, Risultato. Questo approccio è ottimo da utilizzare nel caso in cui si affronti un colloquio in cui i recruiter pongono le famose “domande comportamentali”, cioè quelle in cui chiedono al candidato di raccontare come ha affrontato una determinata situazione nel passato.

Il trucco per non annoiare i recruiter e fornire risposte perfette per ogni situazione

Il trucco del Metodo STAR, quindi, sta nell’organizzare la risposta parlando, in sequenza, delle quattro diverse fasi. Si inizia dalla “S” di “Situazione”, in cui è fondamentale descrivere brevemente il contesto, mantenendo l’attenzione su dettagli rilevanti e specifici per la domanda. Per esempio, se ti viene chiesto di parlare di come hai affrontato un obiettivo difficile da raggiungere, potresti iniziare con: “Nel mio ruolo precedente di marketing digitale, l’azienda si stava concentrando sull’aumento degli iscritti alla newsletter e io ero incaricato di collaborare con il team per raggiungere questo obiettivo“.

come si risponde alle domande di un colloquio di lavoro
Con il Metodo STAR non si rischia di annoiare i recruiter con dettagli inutili sulla propria esperienza pregressa – codiciateco.it

Il “Task” riguarda il tuo ruolo specifico nella situazione descritta. In questa fase, chiarisci quali sono state le tue responsabilità e gli obiettivi che ti erano stati assegnati. Continuando l’esempio sopra, potresti dire: “Come responsabile del marketing via email, il mio obiettivo era incrementare la lista degli iscritti del 50% in un trimestre“.

La “A” rappresenta l'”Azione“. Questa è la parte dove bisogna descrivere in dettaglio le azioni specifiche che hai intrapreso per affrontare il compito. È importante evitare generalizzazioni ed essere specifici. Ad esempio: “Ho rivisitato i nostri vecchi post del blog, aggiungendo incentivi per l’iscrizione via email, e ho collaborato con il team per organizzare un webinar“.

Infine, il “Risultato“, la fase in cui si dimostra l’efficacia delle azioni intraprese. È essenziale condividere i risultati conseguiti, preferibilmente con dati quantitativi. Ad esempio: “Queste iniziative hanno portato a un aumento del 60% nelle iscrizioni alla newsletter in quel trimestre“.

Il metodo STAR non solo aiuta a strutturare le risposte in modo logico, ma fornisce anche al recruiter una narrazione chiara e completa del tuo contributo e delle tue competenze. Questo approccio dimostra non solo quello che hai fatto, ma anche come e perché l’hai fatto, elementi chiave per i responsabili delle assunzioni.

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