Taxi, le condizioni del servizio di trasporto nei centri urbani più importanti. Una situazione tutt’altro che semplice.
Chi si sposta in taxi nelle principali città italiane, tra eventi e ripresa massiccia del turismo, in aumento rispetto alla scorso anno, sa che la situazione è tutt’altro che positiva. Attese e code lunghissime, applicazioni per le prenotazioni in tilt, prezzi in aumento, difficoltà nei pagamenti con il POS queste ed altre sono le criticità del servizio taxi in tutta Italia.
Come noto le tariffe dei taxi si sono adeguate all’inflazione, con rincari generalizzati. Inoltre le licenze sono in crescita, con una serie di bandi, sfruttando le agevolazioni del decreto Asset. Ma le difficoltà nel servizio restano. Le vetture in servizio taxi sono in Italia circa 28mila, mentre i noleggi senza conducenti sono più di 127mila. Ma la situazione resta precaria. Secondo alcuni, l’unica soluzione è una liberalizzazione del servizio, con una vera concorrenza tra tassisti e Ncc.
Taxi, che cosa succede in Italia
Come accennato le recenti possibilità di bando e gli accordi raggiunti sembra non non aver dato i risultati sperati. Il Registro informatico pubblico nazionale (RENT), approvato dal Ministero delle infrastrutture servirà proprio ad avere un quadro più chiaro della situazione del servizio. Attualmente i numeri sono quelli accennati in precedenza, ma che risultano insufficienti per migliorare il servizio.
Le licenze per gli NCC sono al momento bloccate in quasi tutta Italia e si attende una sentenza della Consulta per lo sblocco. Invece per i taxi, l’Antitrust ha chiesto ai Comuni di incrementare il numero delle auto bianche in circolazione, rinunciando al 20 per cento degli introiti per le nuove licenze stabilito dal decreto Asset. Ora vediamo la situazione in alcune città italiane. A Milano a inizio mese è partito il bando per 450 nuove licenze, più 50 in doppia guida.
Le nuove auto dovrebbero essere in strada in autunno. Nel frattempo le corse sono cresciute del 3,64 per cento. Una corsa da Milano a Malpensa è passata da 110 a 114 euro. A fine luglio la tariffa iniziale diurna passa da 3,90 euro a 4,10, quella notturna da 7,60 a 7,90 euro. Ma la situazione resta difficile con taxi introvabili, soprattutto nei grandi eventi. A Roma il bando comunale prevede mille nuovi taxi e 2mila NCC, in strada a inizio 2025. A giorni è previsto l’avvio degli aumenti, con corse verso gli aeroporti della città in crescita.
La soglia massima degli incrementi è del 15 per cento, ad eccezione delle corse per Ciampino aeroporto con una crescita maggiore. Anche a Roma la situazione resta difficile, in considerazione del grande afflusso turistico atteso nelle prossime settimane e in vista del Giubileo. A Bologna le nuove licenze a bando sono 75, mentre a Napoli non sono previste nuove vetture in strada. In compenso aumentano le tariffe base di 50 centesimi, con maggiorazioni per le corse verso l’aeroporto, per i Radiotaxi e per il trasporto di animali domestici.
Aumenti delle tariffe previsti a Firenze, quasi del 16 per cento, con criticità alla stazione centrale e nelle ore notturne. Costi in salita anche a Bari, Cagliari e Palermo con difficoltà nei collegamenti notturni, nelle stazioni, nei fine settimana.