Tasse dimezzate, ma non per tutti: come funziona il concordato preventivo

Il concordato preventivo è una delle recenti grandi novità introdotte: ecco come stanno le cose a riguardo e chi può risparmiare cifre ingenti.

Tasse
Ecco come funziona il concordato preventivo: un metodo per risparmiare sulle tasse (Codiciateco.it)

Siamo in una fase a dir poco delicata della nostra vita, dal momento che di questi tempi ciascuno di noi deve fare i conti con la propria dichiarazione dei redditi. E’ da sempre una sorta di spauracchio per gli italiani. Certamente per i lavoratori dipendenti, ma anche e soprattutto per i liberi professionisti ed in generale chi ha una partita IVA. Molto spesso, a causa di una tassazione importante e dei contributi Irpef da pagare, si tratta di un periodo davvero doloroso a livello economico per moltissime famiglie. E da tempo si sta cercando una soluzione che possa essere meno gravoso per le casse dei contribuenti.

Una soluzione potrebbe sicuramente essere rappresentata dal concordato biennale, o concordato preventivo, che è entrato in vigore in questa annata e che rappresenta una novità assoluto. E, in quanto tale, c’è tanta curiosità di vederla all’opera per valutarne gli aspetti positivi ma anche per capire se effettivamente ci saranno delle criticità che verranno fuori. Proprio dal momento che a riguardo c’è tanta curiosità, ma non si conoscono bene i dettagli, abbiamo deciso di andare ad approfondire questo discorso, analizzando quello che al momento si sa al riguardo. Auguriamo per questo una buona lettura a tutti.

Concordato preventivo: ecco come funziona

Banconote in euro
Guida al concordato biennale: ecco che cosa bisogna fare (Codiciateco.it)

Possono accedere a questo concordato biennale coloro che esercitino attività d’impresa, arti o professioni, applichino gli Indici Sintetici di Affidabilità e non abbiano debiti dal punto di vista tributario. Inoltre, si tratta di una possibilità che viene offerta a tutti i possessori di partita IVA, ma sono esclusi quelli che hanno un regime forfettario. Il patto va sottoscritto entro il 31 ottobre e si accettano in maniera preventiva (per questo concordato) le tasse da pagare, a prescindere dai redditi che saranno prodotti.

Coloro che accettano questo concordato, che dura per l’appunto due anni, non riceveranno controlli per due anni, avranno diritto ad una sorta di corsia preferenziale per i rimborsi ed inoltre non dovranno versare nulla sui redditi che eccedono l’accordo. Andiamo a vedere in maniera dettagliata come si potrà accedere a questo concordato e quali sono poi, concretamente, i vantaggi garantiti. Prima di procedere, ti ricordiamo cosa succede nel momento in cui non si accetta il concordato biennale.

Concordato preventivo, ecco come sottoscriverlo

In questo provvedimento è prevista un’agevolazione nell’aumento necessario a firmare l’accordo con l’amministrazione finanziaria per ottenere il punteggio massimo di affidabilità fiscale che in questo caso è pari a 10. Nel primo anno l’agevolazione è del 50% rispetto all’imponibile richiesto dall’Agenzia delle Entrate, che sale al 100% il secondo anno. Per firmare il concordato bisognerà andare sulla piattaforma “Il tuo ISA 2024 CPB” disponibile dal 15 di questo mese. Ecco altre info relative al concordato biennale.

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