Prestito stipulato verbalmente, devo pagare gli interessi?

Un prestito che non viene stabilito per iscritto comprende anche gli interessi. Facciamo chiarezza su questo aspetto: specifiche da conoscere

Prestito verbale si pagano interessi
Prestito e interessi, cosa sapere (Codiciateco.it)

Quando si chiedono dei soldi ad un amico o ad un parente, si stabilisce tra le parti un contratto di mutuo. Anche quando questo non viene scritto e dunque concretizzato verbalmente o tramite dei comportamenti che lo attestano, come il bonifico, si seguono le regole previste dall’articolo 1813 del Codice civile in merito ad un contratto di mutuo.

In questo caso si tratta di un prestito e dunque si presuppone, a meno che non ci sia l’espressa volontà che la cifra data all’altro sia una donazione, chi ha richiesto l’aiuto è tenuto a restituire i soldi, ma con o senza interessi? E soprattutto, questi vanno pagati anche se il mutuo si estingue in anticipo?

Prestito non scritto e interessi: cosa dice la legge

Prestito non scritto ci sono gli interessi
Prestito senza contratto scritto (Codiciateco.it)

Mutuo con interessi o solo il pagamento del capitale? È questa la prima domanda che ci si pone quando si chiede un aiuto ad una persona cara. Come prima stabilito, anche se verbale, l’accordo richiama le regole del mutuo che, in generale, è fruttifero, ovvero prevede degli interessi.

A dirlo è l’articolo 1815 del Codice civile che prevede che chi chiede il prestito deve restituire la somma più gli interessi al mutuante. Una regola che si accentua quando l’accordo è stato stipulato verbalmente e non prevede nessun atto scritto.

In questo caso si parla di interessi corrispettivi, ovvero una somma che spetta al mutuante per aver messo a disposizione dell’altro la somma, considerandola come una sorta di controprestazione. In questo caso come si calcolano gli interessi?

Il calcolo degli interessi

Se nell’accordo verbale non è stato stabilito un tasso di interessi da applicare al mutuo, per la determinazione si farà riferimento alla misura che viene fissata ogni tre mesi dal Ministero dell’Economia e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. C’è da fare attenzione perché il tasso degli interessi non deve mai essere usurario.

La soglia allo stesso modo degli interessi standard viene definita sempre trimestralmente dal Ministero dell’Economia in base alla media dei tassi che vengono praticati dai principali istituti bancari del nostro Paese. Gli interessi si applicano anche nel caso in cui il debitore si trova in una situazione di mora e dunque in ritardo nel versare il rimborso del capitale o delle singole rate.

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