Pensioni, perché il 2024 potrebbe essere l’anno giusto: in arrivo probabili brutte notizie

Pensioni, il 2024 potrebbe essere l’anno giusto. In arrivo infatti brutte notizie che potrebbero stravolgere tutto. 

Pensioni 2024
novità pensioni 2024 (Codiciateco.it)

Le pensioni sono come sempre un argomento molto scottante e che coinvolgono una grossa percentuale agli italiani. Lo Stato cerca di attivarsi periodicamente per trovare sempre delle soluzioni tali da poter soddisfare i destinatari delle pensioni. Sia che si tratti delle persone anziane, quindi che superano i 67 anni di età, oppure nel caso di pensione di invalidità per persone affette da disabilità.

Proprio in questi giorni sono emerse delle novità per quanto riguarda il tema pensione e che un po’ stanno creando confusione. Parrebbe infatti che dietro queste novità possano esserci degli effetti negativi sulle pensioni ma è per questo motivo che occorre fare chiarezza per non trovare ulteriori dubbi interpretativi.

Pensioni 2024, in arrivo brutte sorprese

Coppia di anziani
Novità pensioni (Codiciateco.it)

Se si dice taglio di pensioni giustamente la paura degli interessati sopraggiunge. Il Governo infatti ha previsto questa manovra per il biennio 2025-2026, è importante allora capire perché è più conveniente accedere nel 2024 alla pensione. Il 2025 non è un anno molto gradevole per quanto riguarda le pensioni, è prevista infatti una modifica dei coefficienti, meno favorevole rispetto a quelli usati per il biennio 2023-2024. Tale modifica deriva dalla riforma Fornero 2011 la quale ha stabilito che i coefficienti devono essere aggiornati ogni due anni.

Per aggiornarli bisogna tenere in considerazione gli adeguamenti alle speranze di vite della popolazione. L’incremento delle aspettative di vita è il requisito determinante che di conseguenza modifica anche la durata del periodo di godimento della pensione. Quindi per garantire il corretto funzionamento, il sistema contributivo intende ridurre l’ammontare gli assegni pensionistici.

In altri termini, una maggiore aspettativa di vita si traduce in un aumento del periodo di godimento della pensione quindi con un maggior carico sul sistema pensionistico. Se al contrario invece le aspettative di vita si abbassano, i coefficienti di trasformazione sono più vantaggiosi con un aumento degli assegni erogati. Questo è in poche parole come funziona il sistema.

La questione Covid-19

Nel biennio 2023-2024 i coefficienti erano più elevati a causa del covid-19. La pandemia aveva di fatto crollare le speranze di vita con un rialzo dei coefficienti. Adesso invece a distanza di anni ormai da quel terribile periodo, l’aspettativa di vita ha cominciato nuovamente a crescere e quindi si riducono i coefficienti. In conclusione l’accesso alla pensione nel 2025 sarà poco conveniente. Quindi le persone che già hanno i requisiti forse conviene accedervi nel 2024 in modo da beneficiare dei coefficienti che vi sono oggi, senza attendere esiti meno favorevoli nel 2025.

Gestione cookie