Partita iva, i casi in cui non pagare i contributi INPS

Se hai la partita Iva, verifica quando non vanno pagati i contributi, tutte le regole aggiornate al 2024 per non commettere errori.

Contributi Inps, i casi in cui non pagare
Contributi Inps e partita Iva- codiciateco.it

Quando si ha la partita Iva, bisogna pagare parecchi contributi, inoltre a differenza dei lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi si devono occupare in prima persona di versare l’importo dovuto. In alcuni casi si tratta anche di una spesa onerosa. Quando si apre la partita Iva, l’iscrizione alla cassa previdenziale è obbligatoria, i professionisti senza cassa devono iscriversi alla gestione separata Inps, mentre per quanto riguarda i professionisti con un albo o un ordine di riferimento, è prevista una cassa previdenziale professionale in cui versare i propri contributi. Bisogna tenere a mente tuttavia, che in alcuni casi il lavoratore autonomo non è tenuto a versare i contributi all’Inps o alla propria cassa previdenziale, vediamo quando è possibile.

Contributi Inps e partita Iva, come funziona

Partita Iva e contributi
Quando non pagare i contributi- codiciateco.it

Nella maggior parte dei casi, i professionisti che aprono una partita Iva, devono assolutamente versare i contributi all’Inps o alla propria cassa professionale, si tratta di un obbligo dal quale non ci si può tirare indietro. I casi in cui si è esonerati, in particolare riguardano i lavoratori dipendenti full time che aprono una partita Iva. I professionisti che non fatturano durante l’anno e chi apri la partita Iva sfruttando accordi sulla previdenza con Stati esteri.

I dipendenti con contratto di lavoro full time possono evitarlo in quanto a stabilirlo è una norma che esonera i dipendenti dal versamento dei contributi, nel caso in cui esercitano anche un lavoro autonomo. Ciò è possibile in quanto si presume che il lavoratore dipendente, essendo full time abbia un’attività principale da cui percepisce la maggior parte del denaro e i contributi previdenziali sono dunque versati dal suo datore di lavoro. È opportuno prendere in considerazione però che ci sono dei requisiti da rispettare per avere questo diritto. In questo caso si richiede l’iscrizione alla cassa previdenziale per artigiani e commercianti Inps.

Partita Iva ed esonero dal versamento contributivo, facciamo chiarezza

Il versamento dei contributi Inps non è previsto nei casi in cui l’intestatario di partita Iva non fatturi, durante l’anno. I professionisti senza un ordine o un albo di riferimento, che versano i propri contributi nella gestione separata dell’Inps e non svolgono attività durante l’anno, non sono tenuti a versare alcun contributo. Questo è possibile in quanto gli stessi vengono calcolati sul reddito lordo, senza guadagni dunque non sussistono contributi da versare. Infine i professionisti che decidono di trasferirsi in Italia da un paese estero, continueranno a versare i contributi nel proprio paese di origine. Si tratta di un’ipotesi complessa e abbastanza remota che però in alcuni casi si verifica, in questo contesto non si può quindi parlare di un vero e proprio esonero.

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