Negozi di quartiere, sono i preferiti dagli italiani, ma spariscono

I negozi di prossimità, gli esercizi commerciali che forniscono i beni di base, sono necessari per gli italiani. Ma ce ne sono sempre meno.

negozio frutta
Negozio di alimentari (codiciateco.it)

Una delle caratteristiche delle città italiane, grandi e piccole, è stata per decenni una fitta presenza di esercizi commerciali di vario genere dagli alimentari alle farmacie, dai negozi di abbigliamento e calzature, ai tabaccai. Ora da diverso tempo l’aspetto dei centri urbani sta mutando, con la trasformazione della rete commerciale e di distribuzione.

Spariscono mercati locali, attività commerciali, piccoli negozi e non solo nei centri storici assediati da attività ristorative di vario tipo, dedicate in gran parte ai turisti e ai consumatori più giovani. Ma anche nelle zone periferiche dove sempre di più prevalgono i centri commerciali che soppiantano i negozi di prossimità. Ma cosa pensano gli italiani di questo cambiamento?

Negozi di prossimità, come reagiscono gli italiani alla loro scomparsa

negozio chiuso
Chiusura negozi di quartiere (codiciateco.it)

L’aspetto delle città dunque sta cambiando con le  attività commerciali tradizionali che chiudono o che comunque faticano a resistere. La trasformazione non riguarda solo i centri storici, ma anche le periferie con una vera desertificazione commerciale che alimenta insicurezza e tristezza negli abitanti.

Per molti italiani la presenza di attività commerciali e negozi è una caratteristica importante nella scelta della zona dove vivere. Un’indagine di Confcommercio ribadisce questi dati. La prossimità commerciale è un requisito importante per la vivibilità di un quartiere secondo molti italiani. La presenza di negozi è un elemento che per molti è più importante della presenza di aree verdi, di servizi pubblici, di centri sportivi e persino di scuole e di ospedali.

Secondo molti dei partecipanti all’indagine la desertificazione commerciale determina una decurtazione del valore di un appartamento, riconoscendo ai negozi non solo un utilità pratica, ma anche un valore sociale. Il negozio è un occasione di incontro, un presidio di sicurezza, un contributo al decoro urbano, in servizio attento alle persone fragili, anziani prima di tutto. Ma quali sono i negozi di quartiere più sfruttati?

Nei negozi di prossimità si acquistano soprattutto farmaci e tabacchi. Per abbigliamento, accessori per la casa, alimentari a lunga conservazione, elettronica sono preferiti i centri commerciali o le grandi catene di distribuzione. Un aspetto che colpisce è la percezione che gli italiani hanno del calo di esercizi commerciali nei quartieri. Emerge una sensazione di diminuzione dell’offerta soprattutto per abbigliamento, alimentari ed elettronica.

La desertificazione commerciale determina un sentimento negativo che fa considerare la poassibiltà di cambiare quartiere, ma non solo. Anche un senso di tristezza che si lega alla chiusura dei negozi. Insomma si sente un peggioramento della qualità della vita, con una sensazione di degrado urbano, soprattutto nelle città maggiori.

Mentre nelle città più piccoli, la scomparsa dei negozi significa soprattutto la riduzione delle occasioni di socialità, di lavoro, con il rischio di spopolamento. Sensazioni di disagio più forti al Nord che al Sud, ma che accomunano tutta la penisola.

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