“Modello Italia”, nasce l’intelligenza artificiale made in Italy

L’Italia non poteva non distinguersi anche in questo settore: sta arrivando l’intelligenza artificiale made in Italy, un prodotto d’eccellenza del Bel Paese. 

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“Modello Italia” (Codiciateco.it)

Nel 2023 si ha iniziato a parlare tanto di intelligenza artificiale. Nel 2024 già la vediamo inserita in tantissimi aspetti della nostra quotidianità: per certi versi, sta aiutando alcune professioni lavorative, per altri le ha del tutto sostituite. Si tratta indubbiamente di un enorme e consistente traguardo nel campo delle conoscenze tecnologiche ed informatiche. Proprio cavalcando l’onda del successo, l’Italia non poteva non rendersi protagonista nello scenario AI e non poteva non dar vita ad un sistema del tutto made in Italy. 

Stiamo parlando di un progetto nato da una startup insieme al consorzio dei centri di ricerca italiani, il quale conta 118 enti pubblici, compresi 2 ministeri e 70 poli universitari. La prossima estate lo vedremo già disponibile al pubblico, mentre per adesso resterà in fase di perfezionamento. L’obiettivo sarà quello di lanciare un GPT che non sia contaminato da pregiudizi culturali e che sia in grado di fornire risposte accurate per il 100%. Si tratta di una vera e propria sfida ai colossi americani e cinesi, ma l’Italia, come ben sappiamo, è ambiziosa. 

Intelligenza artificiale, nei prossimi mesi arriva il sistema made in Italy 

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Chat GPT Made in italy: “Modello Italia” (Codiciateco.it)

Si tratterà effettivamente una Chat GPT ma dall’impronta totalmente italiana. Uno strumento in grado di creare dei contenuti linguisticamente corretti ed in linea con il pensiero culturale del Bel Paese. Prenderà il nome di “Modello Italia” e si porrà sul mercato come concorrente del vero sistema informatico americano e cinese. L’azienda che lancerà questa forma di IA è iGenius, presente nel settore dell’intelligenza artificiale dal 2016. 

Gli italiani potranno utilizzare questo prodotto made in Italy, stando certi del rispetto dei dati e della privacy. Sarà in grado di aiutare aziende e pubblica amministrazione in campi quali finanza, sanità e sicurezza nazionale senza allontanarsi dalle tradizioni del tricolore. La preparazione data a questa nuova IA si è basata su “trilioni di token”, come dichiarato dall’amministratore delegato di iGenius, Uljan Sharka. Stiamo parlando di frammenti di discorsi, testi italiani e fonti enciclopediche come Wikipedia, con l’obiettivo di insegnare a Modello Italia a rispondere alle esigenze di chi ne farà uso. Nonostante si tratti di un prodotto made in Italy, sarà comunque in grado di generare risposte in ogni lingua. 

La struttura e le dimensioni saranno uguali a quelle di Chat GPT. A cambiare, invece, saranno il dataset e l’imprinting culturale. Oggi, i modelli linguistici principali sono addestrati in lingua inglese e dunque portano con sé pregiudizi culturali della lingua inglese. Ancora, non dimentichiamo i colossi tecnologici cinesi che hanno inserito nei loro device i loro sistemi linguistici. L’Italia ha scelto di vedere questo aspetto come un problema ed in tutta risposta ha voluto lanciare un prodotto che “parli la sua lingua”, sotto ogni punto di vista.

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