Lavoratori autonomi, alcuni “fingono”: cosa fa l’Agenzia delle Entrate quando lo scopre

Esistono lavoratori autonomi che fingono, scatenando il fenomeno del ghosting fiscale: le partite Iva false dilagano, ma quali sono i rischi?

Lavoratrice autonoma
Lavoratrice autonoma controlla documentazione (Codiciateco.it)

Si chiama ghosting fiscale, ossia un fenomeno sempre più dilagante che ha a che fare con l’apertura di finte partite Iva, e che prevede un rapporto di subordinazione tra lavoratore e committente, con quest’ultimo nel ruolo di datore di lavoro. Avere una partita Iva fittizia comporta brutte conseguenze legali, e l’Agenzia delle Entrate svolge degli accertamenti per contrastare tale fenomeno.

L’Agenzia delle Entrate svolge degli accertamenti fiscali, per scoprire un’eventuale attività fittizia, la quale potrebbe nascondere diversi illeciti, il più frequente è quello legato all’evasione delle tasse. Il Fisco vigila sulle attività dei lavoratori autonomi, cercando di scovare anomalie nel pagamento delle tasse e del fatturato. Quali sono le conseguenze per un illecito del genere?

Ghosting fiscale, il fenomeno delle partite Iva fittizie: i rischi che i finti lavoratori autonomi corrono

Lavoratore controlla documenti
Lavoratore controlla documenti (Codiciateco.it)

Viene chiamato ghosting fiscale il fenomeno secondo il quale sono aperte e chiuse una serie di partite Iva in tempi brevissimi, senza ovviamente pagare le tasse all’Agenzia delle Entrate. Queste partita Iva sono soprannominate anche “Le partite Iva apri e chiudi”, spesso servendosi di prestanome, creando appunto finti lavoratori autonomi.

In questo brutto fenomeno rientrano anche le società cartiere, ossia delle aziende che producono carte contabili per il riciclo del denaro proveniente da attività illecite. Per tutelarsi, l’Agenzia delle Entrate effettua dei controlli mirati, per sapere tutto del contribuente. Se hai una partita iva aperta da poco, beffa Agenzia delle Entrate: controlli a tappeto e multe fino a….

Finta partita Iva, il Fisco vigila sui finti datori di lavoro e sui finti lavoratori autonomi

Se si scopre una partita Iva finta, e quindi ci si trova in presenza di un finto lavoratore autonomo, prima di tutto la partita Iva viene subito chiusa. La chiusura avviene d’ufficio, e il titolare non può opporsi. Inoltre, questi è chiamato a chiarire la sua posizione, fornendo tutte le informazioni necessarie. Lavoro dipendente o partita IVA, quali differenze e cosa sapere.

In più, oltre a saldare tutte le imposte richieste, il lavoratore viene multato di 3 mila euro. E non finisce qui, perché viene vietata al lavoratore stesso una nuova apertura di partita Iva anche in futuro. Senza contare che, in caso di attività illecite, i responsabili ne devono rispondere di fronte alla legge. Partita iva forfettaria, quante volte si può chiudere e aprire.

In caso di lavoratore autonomo, il quale tende a essere tutelato, i maggiori rischi sono per il datore di lavoro, il quale sarà obbligato a corrispondere quanto dovuto, facendo i calcoli in base al tempo in cui il lavoratore autonomo è stato dipendente, e a pagare le multe. Partita Iva falsa: come riconoscerla e cosa rischia chi la usa.

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