IA, le truffe aumentano: superano i 20 milioni i soldi rubati

In aumento le truffe collegate all’intelligenza artificiale: siamo arrivati a superare i 20 milioni rubati. Cosa sta succedendo? 

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Aumentano le truffe legate all’IA (Codiciateco.it)

Sono stati rubati in totale ben 24 milioni di euro: questa cifra testimonia l’aumento delle truffe legate all’intelligenza artificiale. Gli inganni in correlazione con l’IA si fanno sempre più pericolosi: è difficile per gli utenti distinguere la faccia buona del web da quella ingannevole dei malfattori che sfruttano la potenza della tecnologia per compiere azioni malevole.

Prendiamo come esempio il dipendente di una società finanziaria di Hong Kong, il quale ha trasferito ben 23,7 milioni di euro presso quella che riteneva essere la filiale britannica della sua azienda. In realtà, i truffatori hanno utilizzato l’IA per dar vita a quella conosciuta come tecnologia deepfake: hanno impersonato il direttore finanziario della filiale nonché altri dipendenti in una videoconferenza. La polizia di Hong Kong ha provveduto a rendere noto il fatto, affinché funzioni da avvertimento per chi possa costituire un bersaglio.

Rubati 24 milioni di euro tramite l’IA: cos’è successo

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Truffatori sfruttano l’intelligenza artificiale per rubare (Codiciateco.it)

Ad inizio dello scorso febbraio si è confermata la manovra che ha visto protagonista l’azienda truffata di Hong Kong della quale non è stato condiviso il nome e, in relazione alla quale, la polizia ha effettuato già sei arresti. La truffa è iniziata con un messaggio che il dipendente ha ricevuto da quello che riteneva fosse il direttore finanziario della sede inglese dell’azienda presso la quale lavorava. Stando a quanto richiesto nel testo, si doveva effettuare un trasferimento di denaro segreto. La misteriosità della mail ha inizialmente spinto il dipendente a pensare che potesse trattarsi di un tentativo truffaldino per ottenere dati aziendali riservati.

Tutti i suoi sospetti sono caduti nel momento in cui i truffatori si sono mostrati in una videochiamata, facendo credere al dipendente di vedere e parlare con l’amministratore delegato dell’azienda britannica e altri lavoratori. A quel punto, la vittima ha abbassato la guardia ed ha effettuato il bonifico dal valore di 200 milioni di dollari di Hong Kong così come avevano chiesto.

Questo caso rappresenta solo un esempio da aggiungere ad altre situazioni simili purtroppo sempre più frequenti grazie allo sviluppo e all’accessibilità dell’intelligenza artificiale. Quel che l’IA è in grado di creare è pericolosamente simile alla realtà: i due mondi paralleli diventano talvolta indistinguibili. Questo deve dare vita ad un campanello d’allarme per scongiurare un futuro devastante. Prendendo in considerazione l’Italia, uno dei maggiori esempi di utilizzo dell’IA nelle truffe è legato all’INPS: il sito sembra quello originale, in realtà è una copia che ruba i dati sensibili degli utenti che eseguono il login. 

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