Ho avuto una multa e non l’ho pagata, di quanto aumenta?

Multa non pagata, l’incremento per i ritardi o le omissioni. Gli interessi che fanno lievitare gli importi.

multa stradale
Multa stradale, quando si pagano gli interessi (codiciateco.it)

Una multa pecuniaria per una violazione del Codice della Strada di solito prevede il pagamento di una somma, entro una data specifica. Ma può succedere di versare in ritardo il dovuto o addirittura di non pagare la sanzione  sa, magari per una semplice dimenticanza. Ma cosa succede in tal caso?

Diciamo immediatamente che non pagare una multa entro la sua scadenza non è una buona idea. Il ritardo comporta degli interessi da pagare che vanno ad aggiungersi alla sanzione pecuniaria vera e propria. Ecco così che un importo può crescere anche di molto nel giro di poco tempo. Ma come avviene il calcolo degli interessi? Vediamo come si svolge l’operazione.

Multa non pagata, a quanto ammontano gli interessi

multe sul parabrezza
Multe non pagate, le conseguenze (codiciateco.it)

L’aumento di una contravvenzione stradale non pagata si determina in base al periodo trascorso dalla notifica del provvedimento. C’è da dire anzi, che saldare entro i primi 5 giorni dalla notifica comporta addirittura un taglio all’importo previsto pari al 30 per cento della somma minima prevista dalla norma sanzionatoria. Una cifra tutt’altro che irrisoria.

Invece pagare dal sesto al sessantesimo giorno determina il pagamento per intero, senza sconti e né interessi aggiuntivi, della sanzione in misura ridotta, cioè l’importo più basso previsto dalla norma sanzionatrice. Ma superato questo periodo occorre considerare gli interessi che vanno a sommarsi all’importo originario e non solo. Dopo il sessantesimo giorno la somma da pagare diventa più alta di quella originaria.

Infatti la cifra da corrispondere è quella in misura ordinaria. Cioè si paga la metà del massimo previsto dalla norma sanzionatoria. In pratica, si deve versare circa il doppio rispetto all’importo previsto per il pagamento dei primi sessanta giorni (quello in misura ridotta). A questo importo si aggiungono gli interessi del 10 per cento che partono ogni sei mesi.

All’anno questo aggravio è pari quindi al 20 per cento all’anno. Più si allungano i tempi, più la somma da corrispondere cresce. Facciamo un esempio per avere un quadro più dettagliato. Una multa per divieto di sosta prevede una sanzione da 87 a 344 euro. Pagando entro 5 giorni dalla notifica del provvedimento, la somma da pagare è di 60,90 euro (cioè il 30 per cento in meno di 87 euro).

Dal quinto al sessantesimo giorno si paga la somma in misura ridotta, cioè 87 euro, il minimo previsto dalla norma. Dopo i sessantesimo giorno, la cifra da pagare è 172 euro, la misura ordinaria (cioè la metà del massimo prevista dalla norma). Esiste anche un tetto massimo per l’aumento della multa che corrisponde al 90 per cento (cioè un 10 per cento aggiuntivo per ogni semestre, fino a un massimo di nove semestri).

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