Economia, differenze di genere anche in campo finanziario. I dati di una ricerca

Economia, differenze tra uomini e donne emergono anche nel settore della gestione finanziaria. I risultati di un’indagine.

Donna al lavoro con macchinario
Lavoro femminile, differenze di genere nel reddito (codiciateco.it)

Tutte le statistiche in materia economica sono concordi nell’evidenziare delle forti differenze di genere non solo negli stipendi, dove la distanza tra uomini e donne, anche a parità di mansione e livello, è abbastanza nota. Anche pensioni, redditi e patrimoni delle donne sono più bassi di quelli degli uomini.

Un’indagine commissionata da Redly, il più grande servizio di abbonamento a giornali e riviste digitali, a YouGov mostra la grande distanza di genere nel settore finanziario e il divario economico che ne consegue. In confronto ad altri Paesi europei, come Germania e Svezia, le donne italiane mostrano una minore considerazione di sé nella valutazione delle proprie capacità di gestione finanziaria. Ma anche questo deriva dal gap di genere esistente.

Economia, differenze di genere nel campo finanziario

operaie al lavoro
Lavoro femminile, gli stipendi sono più bassi di quelli maschili (codiciateco.it)

Il divario economico di genere inizia nel lavoro, dove le donne in media guadagnato circa il 10 per cento in meno degli uomini. Da qui deriva poi una differenza notevole nel reddito da pensione. Infatti quello femminile risulta un terzo inferiore rispetto al reddito da pensione dei maschi.

Le donne italiane poi si valutano poco alfabetizzate nel settore finanziario, solo il 38 per cento si dichiara competente in materia. Una differenza notevole con le donne di altri Paesi più consapevoli da questo punto di vista. Al contrario gli uomini si sentono più preparati finanziariamente.

Eppure, come dichiarato da Marie-Sophie von Bibra, Chief Marketing Officer di Readly, molte donne gestiscono autonomamente risparmi e finanze così da evitare il divario economico di genere. In Italia il 35 per cento delle donne pianifica in modo autonomo il proprio budget finanziario mensile, una percentuale più alta di quella degli uomini (31 per cento). Ma le donne riescono a risparmiare di meno, solo il 17 per cento mette da parte cifre superiori a 100 euro, contro il 37 per cento degli uomini.

In genere, il 54 per cento degli italiani riesce a risparmiare delle somme a fine mese. Il 18 per cento accantona tra 100 e 500 euro, il 9 per cento somme più elevate e il 14 per cento non riesce a risparmiare nulla a fine mese. Nel settore degli investimenti, il 15 per cento degli intervistati preferisce i fondi pensione, il 13 le azioni e il 12 i conti deposito. Invece il 54 per cento non investe i propri risparmi.

Gli investimenti in titoli sono più maschili (17 per cento) che femminili (9 per cento). Ma il dato preoccupante è che la ben il 54 per cento delle donne intervistate afferma di non investire per mancanza di risorse economiche. Un ulteriore elemento di conferma delle differenze di genere presenti in Italia e il gap economico esistente tra uomini e donne.

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