Dichiarazione dei redditi, i bonus che devi per forza inserire: l’elenco

Compilare la dichiarazione dei redditi non è sempre una cosa semplice e si fa tanta confusione: quali sono i bonus che si devono inserire?

Coppia dal commercialista
Coppia dal commercialista (Codiciateco.it)

Compilare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730 non è mai cosa semplice e tante persone fanno confusione, specie quando cercano di compilare il modulo da soli, senza ricorrere a un commercialista. Spesso, il dubbio più frequente è legato all’inserimenti di eventuali bonus percepiti. In effetti, alcuni devono essere inseriti, altri invece si devono escludere dalla dichiarazione.

Il nostro sistema di welfare prevede diverse forme di sostegno ai cittadini. In particolare, queste forme di sostegno vengono erogate sotto forma di bonus, di detrazioni fiscali, di sussidi economici, di incentivi. Parliamo di pensione di invalidità, di assegno di disoccupazione, di indennità di accompagnamento, e di molti altri servizi. Vediamo quali bonus inserire nel modello 730 al momento della compilazione.

I bonus da inserire nel modello 730 al momento della dichiarazione dei redditi

Compilazione del modello 730
Compilazione del modello 730 (Codiciateco.it)

Indennità di accompagnamento e pensione di invalidità ovviamente sono i sussidi più importanti. La pensione di invalidità, erogata dall’INPS, è destinata a tutte le persone affette da una disabilità grave che ne riduce la loro capacità lavorativa. Esistono due tipologie di pensione di invalidità. La prima è pensione di invalidità civile, erogata su richiesta. Limiti 2024 per avere la pensione di invalidità: cosa serve.

Questo sussidio viene erogato alle persone invalide totali di età compresa tra i 18 e i 67 anni, impossibilitate al lavoro. Per il 2024, il trattamento è di 333,33 euro, corrisposto per tredici mensilità. Naturalmente, per ottenerlo, bisogna rispettare dei requisiti, come il riconoscimento di invalidità totale, un reddito inferiore ai 19.461,12 euro. L’età compresa tra 18 e 67 anni. Dichiarazione redditi, tutti i familiari che puoi mettere a carico per legge.

Inoltre, la somma viene corrisposta anche ai cittadini stranieri appartenenti alla comunità europea, residenti in Italia. La seconda tipologia, invece, è costituta dall’assegno di invalidità ordinaria, l’IO, una prestazione economica, sempre erogata su richiesta, destinata alle persone la cui capacità lavorativa è ridotta a causa di infermità fisica o mentale. Assegno ordinario d’invalidità, se sei nei guai può essere pignorato?.

Indennità di accompagnamento e pensione di invalidità: quali sussidi inserire nella dichiarazione dei redditi

I requisiti per richiedere il sussidio sono il versamento di almeno 5 anni di contributi, di cui 3 nei 5 anni precedenti alla richiesta. E poi troviamo l’indennità di accompagnamento, sempre erogata dall’INPS per le persone invalide. Il trattamento fiscale della pensione di invalidità varia a seconda della tipologia di pensione. INPS, indennità di accompagnamento: gli errori che la fanno cessare immediatamente.

La pensione di invalidità civile non è qualificata come reddito imponibile, perciò non è prevista alcuna tassazione. Significa che non si deve indicare nel 730. L’assegno di invalidità ordinaria, invece, deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi, specificando l’importo ottenuto, al quale si devono applicare le aliquote Irpef. Invalidità civile, si può lavorare se si percepisce la pensione?.

E per quanto riguarda l’indennità di accompagnamento? Questa non è qualificata come reddito imponibile, perciò non deve essere inserita nel modello 730. E ancora, nel 730 non devono essere indicati il bonus psicologo, l’assegno unico per i figli, il bonus colonnine domestiche. Da indicare nella dichiarazione dei redditi, invece, ci sono la Naspi e l’ex Bonus Renzi. Dichiarazione dei redditi, devo farla per forza?.

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