Cosa spetta di diritto ai bambini con la Legge 104

Grazie alla Legge 104, sono previsti degli aiuti alle famiglie con bambini e minori disabili: che cosa prevedono?

Genitori giocano con il loro bimbo
Genitori giocano con il loro bimbo (Codiciateco.it)

La Legge 104 riconosce una prestazione economica da parte dello Stato, in caso di grave disabilità. Questa copre anche le famiglie concarico bambini piccoli e minori disabili. Se l’assegno di invalidità viene percepito per la persona adulta, la Legge 104 si applica alle famiglie tramite l’indennità di accompagnamento e l’indennità di frequenza.

Le prestazioni erogate non vanno direttamente al minore, ma alla famiglia, e non sono prettamente legate alle Legge 104, ma alla condizione riconosciuta di “grave handicap”. I benefici per i bambini, con la Legge 104, non sono obbligatoriamente di natura economica, dato che fino ai 15 anni non si può indicare la percentuale di invalidità.

Le prestazioni e i benefici della Legge 104 per i bambini disabili

Genitore tiene per mano il proprio bambino
Genitore tiene per mano il proprio bambino (Codiciateco.it)

Soltanto quando la persona abbia compiuto 15 anni, e gli venga riconosciuta la percentuale di invalidità di almeno il 75%, allora può ricevere delle prestazioni economiche. Dunque, la Legge 104 ha una diversa applicazione per i bambini di età inferiore ai 15 anni. In tal caso, i benefici sono l’indennità di frequenza, e l’indennità di accompagnamento.

Con indennità di frequenza, istituita nel 1990, si indica un sostegno assistenziale destinati a tutti i minorenni, quindi valido fino ai 18 anni di età, con difficoltà di vario genere nella vita quotidiana. Il beneficio è concesso nel caso di disabilità, handicap, di frequenza regolare nei centri ambulatori e nel caso si segua una terapia specifica.

L’indennità di frequenza coinvolge tutti i minorenni italiani residenti in Italia e tutti i minorenni della UE ed extracomunitari residenti in Italia. Per ottenere il sostegno occorre avere un reddito ISEE inferiore a 5.725.46 euro. Si ricevono 333,33 euro al mese, erogati per nove mesi.

Indennità di frequenza e indennità di accompagnamento

L’indennità di frequenza può essere cumulata con altre forme di ricovero, ma non viene concessa se il minorenne già beneficia dell’indennità di accompagnamento o di altre indennità. Per quanto riguarda l’indennità di accompagnamento, questa viene riconosciuta in caso di invalidità totale, quindi quando un minore non riesce a muoversi o a svolgere in autonomia le attività quotidiane.

Questa viene erogata per un anno intero, anche una volta superato il diciottesimo anno di età, e non è influenzata da nessuna limitazione di reddito familiare. Per rientrare nella Legge 104, il bambino deve avere una minoranza fisica (tra cui sordità o mutismo), psichica, difficoltà nell’apprendimento e nelle relazioni. Questo diritto si estende anche alle persone adulte.

I genitori con bambini in difficoltà, aventi la 104, possono avere permessi di lavoro retribuiti, congedo straordinario retribuito e alcuni semplificazioni sul posto di lavoro. Inoltre, in caso di disabilità grave, il genitore ha diritto a un prolungamento di congedo parentale fino al terzo anno di vita del bimbo. Altrimenti, può usufruire dei permessi mensili o giornalieri.

Dopo i 3 anni di età, si possono richiedere permessi mensili, utilizzabili anche frazionando le ore. Il genitore che si occupa di un bambino disabile ha diritto di scegliere una sede di lavoro vicina al proprio domicilio, e non può essere trasferito senza consenso. A 18 anni, il bambino disabile deve essere sottoposto a nuova visita sanitaria per accertare la condizione di disabilità.

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