Come funziona la truffa del finto tamponamento: continuano a farla

Prosegue la truffa del finto tamponamento, a esserne colpiti maggiormente sono giovanissimi e anziani: vediamo come funziona.

Vetro dello specchietto rotto
Vetro dello specchietto rotto (Codiciateco.it)

Purtroppo, non accennano a diminuire le truffe legate alle automobili, in particolare le piccole truffe dei finti tamponamenti. Si tratta di astute strategie messe in atto dai malviventi per estorcere un po’ di soldi alle vittime. Soltanto nel 2023, truffe simili sono state oltre 2 milioni in Italia, un’enormità, ma come funziona, esattamente, il raggiro?

Ci sono diversi modi di mettere in atto il raggiro, solitamente troviamo un pedone che finge di essere stato colpito con lo specchietto laterale, oppure un automobilista, affacciato al finestrino della sua auto, finge di aver subito un colpo al suo, di specchietto, ovviamente già rotto in precedenza. È importante non cadere in questi imbrogli. Come comportarsi in questi casi?

Le truffe legate ai finti tamponamenti con l’automobile: i numeri restano ancora elevati

Specchietto dell'auto staccato
Specchietto dell’auto staccato (Codiciateco.it)

Imbrogli del genere potrebbero far sorridere, perché sono dozzinali, e se si sta attenti alla guida e si ha la situazione sotto controllo, si intuiscono nei primi secondi. Ma tante persone sono distratte, oppure sono poco esperte, e cadono vittime dei criminali in cerca di denaro facile. A cadere nella trappola, secondo le stime, sono soprattutto giovanissimi e anziani.

I giovanissimi probabilmente sono in maggioranza perché meno esperti e forse anche più distratti alla guida. Le persone anziane, invece, sono facilmente manipolabili. I numeri sono il risultato di un’indagine svolta da Facile.it in collaborazione con Consumerismo No Profit e mUP Research. Una situazione complessa, dalla quale occorre difendersi.

Il 44% delle truffe automobilistiche è vittima del finto tamponamento, una percentuale elevatissima. Solitamente, questa truffa viene messa in atto in un parcheggio oppure all’interno di una strada stretta. L’automobilista guida tranquillo nella via stretta, oppure tenta di fare manovra all’interno di un parcheggio, ed ecco che sente un colpo sulla carrozzeria. Anche in autostrada non si è al sicuro dalle truffe: come evitare che rubino i vostri soldi.

Vittima di un finto tamponamento: come agiscono i criminali

A questo punto, non appena l’automobilista si ferma, ecco che sbuca il malfattore, il quale finge che la sua auto sia stata tamponata, e di avergli ammaccato la carrozzeria. Altrimenti, finge che il suo specchietto retrovisore sia rotto, che cosa che era già in precedenza, giocando psicologicamente con il malcapitato sulla paura di dover coinvolgere la compagnia assicurativa.

A questo punto, per accelerare il procedimento, senza coinvolgimento dell’assicurazione, il malfattore propone di saldare il danno in contanti, chiedendo magari 50, 100 o 200 euro subito. A essere maggiormente colpite dalla truffa sono le donne. La truffa dello specchietto è quella più sfruttata, è la parte che sporge dell’auto, quindi è quella più semplice da mettere in pratica. Assicurazioni online, occhio ai siti truffa: da quali stare alla larga.

Occhio alle truffe: come difendersi in caso di finti tamponamenti

Altra truffa astuta è quella del pedone investito. La dinamica resta la stessa, ma questa volta è lo stesso truffatore che finge di essere stato investito. Solitamente, insieme a lui c’è un complice che testimonia a suo favore. I truffatori propongono all’automobilista di versare un piccolo risarcimento in contanti. Le maggiori vittime di questo raggiro sono i giovanissimi tra i 18 e i 25 anni di età.

Quando si è protagonisti di tali eventi, il consiglio è quello di non fermarsi e di proseguire dritti, andando via. Se, invece, non si è stati vigili e si ha qualche dubbio, meglio contattare le Forze dell’Ordine. Di solito, quando si contattano le Forze dell’Ordine, i malviventi tendono subito a fuggire. Comunque sia, non bisogna mai pagare denaro contante.

Se c’è stato un sinistro, si deve compilate il CAI, l’ex modulo CID. A livello territoriale, il fenomeno è stato maggiormente riscontrato al Meridione, dove la somma media versata è di 80 euro. Occhio a molte altre truffe: Cos’è la truffa del mini squillo: a cosa fare attenzione. E ancora, “Gentile cliente, carta bloccata”, occhio a questo sms: è una truffa.

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