Aria condizionata: il calcolo da conoscere per evitare brutte sorprese in bolletta

L’aria condizionata può essere molto onerosa, ma come possiamo fare per evitare brutte sorprese? Scopriamolo insieme

accendere condizionatore
Addio brutte sorprese in bolletta (codiciateco.it)

Rinunciare al condizionatore in estate ci sembra davvero impossibile se non addirittura un’utopia, tuttavia è sempre bene poter tenere sotto controllo i propri consumi.

Se anche voi, dunque, volete evitare le brutte sorprese a fine mese all’interno delle vostre bollette, vi spieghiamo ora come stimare il consumo del vostro condizionatore.

Addio brutte sorprese in questo modo

calcolatrice
Scopriamo i consumi di un condizionatore (codiciateco.it)

Come prima cosa, cerchiamo di capire in che modo funziona il condizionatore e di conseguenza da cosa dipende il consumo a cui noi poi andiamo incontro all’interno delle nostre bollette. Un primo fattore che incide sul costo in bollette del nostro condizionatore è la potenza in ingresso che viene espressa in Watt e che, nello specifico, ci va a indicare l’energia di cui abbiamo bisogno per poter ottenere il raffreddamento che desideriamo della nostra abitazione o stanza in questione. Per poter trovare e dunque scoprire la potenza in questione, e dunque farci un’idea dei consumi, possiamo leggere la scheda tecnica del dispositivo: attenzione però, perché i consumi del condizionatore non sono univoci ma anzi variano in base al modello e alle impostazioni stabilite.

Vi è però anche un altro elemento che può incidere sul costo in bolletta e dunque sulle prestazioni del nostro condizionatore. Stiamo parlando della classe energetica: questa, infatti, può andare dalla A fino alla G: per capirne di più, adesso vi faremo un pratico esempio. Vi basti infatti sapere che una classe A+++ consuma senza dubbio di meno, e dunque appare molto più efficiente, di una classe B. In poche parole, consuma meno energia ma con prestazioni e anche risultati più soddisfacenti. Sia in termini economici che, in particolar modo, ambientali. Per finire, un ultimo fattore molto importante e da tenere in considerazione è quello della tecnologia inverter: ovvero, quella che si occupa di regola la potenza del nostro condizionatore in base alle nostre necessità così da evitare sprechi.

Come calcolare il consumo del condizionatore

Dopo aver compreso la teoria, però, adesso dobbiamo cercare di capire in che modo nella pratica possiamo arrivare a stimare quelli che sono i consumi del nostro condizionatore. Per fare un esempio, dunque, se il nostro elettrodomestico ha una potenza di 1000 Watt, allora consumerà 1 kWh di energia. In termini economici, la sua conversione può variare sia in base al fornitore a cui decidiamo di affidarci che alle fasce orarie in cui utilizziamo il condizionatore.

In linea generale, però, possiamo stabilire una spesa approssimata di circa 0,25 euro per kWh. Se ad esempio, dunque, lo usiamo per quattro ore al giorno, allora la nostra spesa sarà di un euro al giorno e di conseguenza di trenta euro in un mese se lo accendiamo ogni giorno.

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