Un solo figlio che si occupa del genitore malato: quanto può avere di rimborso dai fratelli?

Anche i figli hanno degli obblighi di cura nei confronti dei genitori. Possono essere rimborsati? Ecco cosa stabilisce la normativa.

Se i genitori necessitano di cura e assistenza e non dispongono dei mezzi economici sufficienti per provvedere da soli a tutte le spese, è disposto l’obbligo di alimento da parte dei figli.

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I figli sono obbligati ad accudire i genitori? (codiciateco.it)

Nel caso in cui ci siano più figli, tutti sono obbligati, a seconda delle proprie capacità. In alternativa, il figlio che non intende dare denaro ai genitori, può ospitarli in casa propria. In caso di inadempienza, si commette il reato di “violazione degli obblighi familiari, punito, ai sensi dell’art. 570 del codice penale, con la reclusone fino a un anno o la multa da 103 a 1.032 euro.

Nell’ipotesi in cui, invece, il genitore abbandonato sia incapace di provvedere a se stesso (ad esempio, perché malato o anziano), la pena consiste nella reclusione da 6 mesi a 5 anni.

Il figlio che accudisce da solo i genitori può ottenere un rimborso e una quota maggiore di eredità?

Cosa accade se è sempre solo uno dei figli ad occuparsi dei genitori anziani? Può richiedere un rimborso ai fratelli o alle sorelle, per le spese che ha affrontato e il tempo dedicato alla cura?

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Il figlio può chiedere il rimborso per le spese di cura dei genitori? (codiciateco.it)

La risposta a tale quesito è, purtroppo, negativa. Il motivo risiede nel fatto che l’assistenza ai genitori da parte dei figli costituisce un’obbligazione naturale, ossia adempiuta in virtù di doveri morali e sociali, dettati dal principio di solidarietà. Poiché queste prestazioni non sono ripetibili, non si può pretenderne la restituzione.

L’unica soluzione che ha il figlio che accudisce il genitore per farsi aiutare dagli altri fratelli o sorelle è adire il Tribunale e chiedere il versamento degli alimenti da parte degli altri discendenti.

Allo stesso modo, è opportuno specificare che il figlio che presta assistenza da solo ai genitori o che lo accoglie in casa propria non ha alcun diritto ad una quota maggiore di eredità.

Anche se non accudire un genitore anziano o ammalato può sembrare un atto miserabile ed eticamente deplorevole, dal punto di vista del diritto, non costituisce un motivo di indegnità a succedere. L’indegnità (prevista dall’art. 463 del codice civile) si applica solo in ipotesi tassative, come quella di un figlio che cerca di uccidere il genitore.

Soltanto in questi casi, dunque, si può essere esclusi dalla successione. In conclusione, se un genitore volesse essere riconoscente nei confronti del figlio che lo ha accudito, può farlo solo tramite una disposizione testamentaria, avendo cura di non ledere la quota di legittima che spetta a tutti gli altri eredi legittimari.

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