Totalizzazione dei contributi: l’INPS spiega cos’è, a chi serve e come ottenerla

Tutto quello che c’è da sapere sulla totalizzazione dei contributi che permette ai lavoratori di acquisire un’unica pensione di vecchiaia, anzianità e inabilità.

cos'è la totalizzazione dei contributi
L’INPS spiega in cosa consiste il processo di totalizzazione dei contributi (CodiciAteco.it)

Per totalizzazione dei contributi si intende quel processo che permette a tutti i lavoratori, quindi dipendenti, autonomi e liberi professionisti, che hanno versato contributi in diverse casse previdenziali di acquisire il diritto ad ottenere un’unica pensione di vecchiaia, anzianità, inabilità o ai superstiti.

Attenzione non si parla della ricongiunzione, che è invece onerosa e a carico del lavoratore. Parliamo di un processo completamente differente e soprattutto gratuito.

Cerchiamo di capire ora chi può accedere a questo servizio. INSP specifica, infatti, che possono totalizzare i contributi, i lavoratori iscritti a:

  • Assicurazione Generale obbligatoria; Fondo Pensioni lavoratori dipendenti e Gestione speciale dei lavoratori autonomi;
  • forme esclusive ed esonerative dell’Assicurazione Generale obbligatoria
  • forme pensionistiche obbligatorie gestite da enti previdenziali privati per lavoratori iscritti a albi o elenchi professionistici;
  • Gestione separata dei lavoratori parasubordinati;
  • Fondo di previdenza per il clero secolare e per i ministri del culto di religioni diverse da quella cattolica.

Oltre a queste specifiche, INPS sottolinea che si ha accesso al servizio solo a determinate condizioni. Non resta che approfondire meglio nei prossimi paragrafi.

Totalizzazione dei contributi, condizioni di accesso e come fare domanda

come fare domanda per totalizzazione dei contributi
Le condizioni di accesso alla totalizzazione dei contributi (CodiciAteco.it)

per accedere alla totalizzazione dei contributi sono due le condizioni poste dall’INSP ovvero che il lavoratore non sia già beneficiario di una pensione diretta (compreso l’assegno di invalidità) e non abbia richiesto o accettato la ricongiunzione dei periodi assicurativi in data successiva al 3 marzo 2006.

Come si calcola l’assegno pensionistico in questo caso? L’importo è determinato in “pro-quota” da ciascuna gestione pensionistica coinvolta, in rapporto al periodo di iscrizione maturato. Di norma, se si tratta di pensioni di liquate da enti previdenziali pubblici, il sistema applicato è quello contributivo, tuttavia se il lavoratore ha raggiunto prima del 1996 i requisiti minimi per il conseguimento del diritto ad una autonoma pensione, allora si applica il sistema contributivo/misto.

Per avviare il processo si deve presentare domanda, firmata dall’interessato o dall’erede che ne ha diritto, presso l’ultimo ente pensionistico a cui il lavoratore era iscritto. Qualora però al momento della domanda, il lavoratore risulti iscritto a più gestioni, gli è data facoltà di scegliere la gestione presso cui presentare la domanda.

Altre informazioni da sapere

Sulla pensione liquidata in regime totalizzante si applica la tassazione ad aliquota IRPEF come per tutte le altre pensioni. Inoltre, sono applicati aumenti a titolo di rivalutazione automatica sulla base delle disposizioni di legge e a carico della gestione interessata. È poi prevista la concessione per trattamenti familiari; mentre potrebbero essere applicate eventuali trattenute sindacali.

Infine, non si operano trattenute per redditi da lavoro autonomo o da lavoro dipendente, ma non è riconosciuta l’integrazione al trattamento minimo.

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