Stage e tirocinio: come variano gli stipendi in base alla regione

Gli stipendi per lo stage e il tirocinio in Italia variano da regione a regione: scopri le differenze sulla retribuzione nel 2024.

Due donne parlano davanti a un computer
Spiegazioni a una tirocinante (Codiciateco.it)

Al termine della propria esperienza accademica, o nell’ultimo periodo di quest’ultima, molti studenti, laureandi o neo-laureati si confrontano tendenzialmente con la loro prima esperienza nel mondo del lavoro. Quest’esperienza si suddivide in due categorie: lo stage e il tirocinio. Senza dimenticare che, per favorire l’occupazione giovanile, il Piano Europeo ha recentemente dato vita al progetto Garanzia Giovani.

Da regione a regione, la variabilità degli stipendi per stage e tirocinio

La letture del curriculum a una scrivania
Colloquio conoscitivo (Codiciateco.it)

Entrambi rappresentano un periodo di formazione finalizzato all’acquisizione, da parte dello stagista o del tirocinante, dell’esperienza pratica necessaria a favorire la sua futura occupazione nei più disparati settori lavorativi. Quel che differenzia, però, un tirocinio da uno stage è che il secondo non prevede una retribuzione. Ma un accumulo di crediti formativi per il completamento del proprio curriculum universitario. Al termine del quale si potrà valutare se partecipare o meno ai concorsi ministeriali ora aperti.

Secondo quanto previsto dalla Legge Fornero, a partire dal 2012, un tirocinante – in seguito all’attivazione del Piano formativo – dovrà percepire uno stipendio minimo di 300 euro mensili per la propria attività extracurriculare. Eppure, tale soglia, può variare. Non solo a causa delle trattenute Irpef, ma anche a seconda della regione in cui si svolge il proprio tirocinio, o in base al totale di ore in cui si svolge l’attività extracurriculare.

I tassi di retribuzione: dal più basso al più alto

I compensi con le soglie più basse di retribuzione, in assoluto, per i tirocinanti riguardano il Molise e il Veneto. Entrambe le regioni prevedono un minimo di 300 euro fino a un massimo di 450 euro mensili. In Calabria la soglia minima è di 400 euro al mese, seguita da Umbria, Puglia ed Emilia-Romagna, ciascuna regione con un’indennità di 450 euro al mese.

In Abruzzo, invece – come in Campania, Liguria, Lombardia Marche, Sicilia e Toscana – l’indennità massima non supera i 500 euro al mese. Nel caso della Liguria, ad esempio, i tirocinanti potranno beneficiare di un massimo di 100 euro di rimborso spese. Mentre, in tutte le altre regioni, il massimo della retribuzione è direttamente proporzionale a una presenza del singolo, sul luogo dell’attività extracurriculare, almeno dell’80% delle ore totali settimanali.

L’indennità varia, infine, dai 300 ai 600 euro nella Provincia autonoma di Trento, così come avviene anche in Piemonte e in Valle D’Aosta. Alla soglia minima, in Basilicata, di 600 euro mensili, si contrappone una soglia massima di 600 euro mensili in Sardegna. Le regioni con una soglia massima d’indennità superiore per i tirocinanti sono – in conclusione – il Friuli Venezia Giulia e il Lazio, con 800 euro mensili.

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