Sei un nullatenente, questa notizia ti piacerà: riforma sulle cartelle esattoriali

I nullatenenti possono non temere le cartelle esattoriali ma attenzione poiché la legge potrebbe essere sfruttata per un vantaggio personale

riforma delle cartelle esattoriali per i nullatenenti
Cartelle esattoriali per nullatenenti – codiciateco.it

I nullatenenti che hanno debiti con il fisco godono di un trattamento particolare grazie alla recente riforma della riscossione delle cartelle esattoriale: è infatti previsto lo stralcio automatico delle cartelle a seguito di un periodo lungo cinque anni nei quali non è stato possibile effettuare recupero delle somme dovute.

Nullatenenti e cartelle esattoriali: attenzione alla nuova legge

Banconote euro e calcolatrice
Calcolo riscossione debiti – codiciateco.it

La norma prevede anche la possibilità di un discarico anticipato ogni volta che l’Agente per la Riscossione si rende conto che il debitore non è in grado di pagare. Ciò potrebbe avvenire già dopo sei mesi dalla notifica della cartella. Nella pratica avviene in questo modo: quando l’Agenzia delle Entrate consulta l’Anagrafe tributaria e si rende conto che il contribuente non possiede beni intestati, può restituire il ruolo all’ente creditore, sia come Agenzia delle Entrate sia come l’Inps.

Tale sistema però mette in discussione un punto che è fondamentale nel nostro sistema giuridico. L’articolo 2740 del Codice civile, quello che riguarda la responsabilità patrimoniale, prevede che il debitore risponde delle sue obbligazioni con tutti i suoi beni, presenti e futuri. Quindi stralciare immediatamente una cartella perché chi deve pagare risulta in quel momento nullatenente, potrebbe generare una disparità di trattamento con altri cittadini; insomma, potrebbe anche essere un modo per eludere con il creditore che diventa intestatario di nulla in quel momento, solo per farla franca. In questo articolo vediamo cosa può pignorare l’Agenzia delle Entrate a chi risulta che non ha nulla.

La riforma comunque prevede che, nell’ipotesi del discarico anticipato e comunque entro il 31 dicembre del quinto anno successivo all’affidamento, prima che il credito si prescriva, l’ente creditore ha la possibilità di inviare all’Agente della Riscossione che esistono nuovi cespiti, ossia beni materiali e immateriali.

Dunque è fondamentale monitorare in modo attento e costante l’implementazione di questa normativa in modo che vengano sempre garantiti i principi di giustizia ed equità ed evitare, come spesso accade con le leggi, che qualcuno possa trovare una falla e creare un proprio vantaggio a discapito degli altri. Come si suol dire: fatta la legge, trovato l’inganno. E nella maggior parte dei casi noi italiani siamo bravi in questo malcostume che va che a danno di tanti per salvare pochi.

 

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