Se percepisci la NASPI puoi fare anche questi lavoro cumulando tutto

NASPI, lavoro possibile seguendo la procedura richiesta. Cosa bisogna fare per poter svolgere un’attività lavorativa durante l’indennità.

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Comunicazione all’INPS per avvio attività lavorativa (codiciateco.it)

La NASPI (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) rappresenta la prestazione più importante presente in Italia per quanti abbiano perso involontariamente il proprio lavoro subordinato. È una vera e propria indennità di disoccupazione che per un determinato periodo di tempo l’INPS eroga mensilmente sul conto corrente del lavoratore che ha presentato domanda.

L’importo mensile corrisponde all’incirca al 75 per cento della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni. Comunque non può superare un limite massimo stabilito per legge che per il 2024 è di 1.550 euro. Inoltre l’importo si riduce del 3 per cento ogni mese a partire dal sesto mese di fruizione. La durata della NASPI copre un periodo di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.

NASPI, lavoro possibile a certe condizioni

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Documenti da inviare all’INPS per continuazione NASPI

Il beneficiario dell’indennità può svolgere attività lavorativa, proprio per integrare l’assegno mensile. Ma soprattutto per rientrare nel mondo dell’occupazione. Ma è importante che il lavoro che produce reddito sia comunicato all’INPS, mediante la procedura prevista dalla legge. Il percettore della Naspi può fare la comunicazione autonomamente.

In alternativa, può rivolgersi al Patronato per un supporto. La comunicazione comunque deve avvenire mediante NASPI-Com. In caso di invio autonomo occorre accedere al portale dell’Istituto di previdenza sociale mediante SPID, CIE e CNS. Mentre se l’invio avviene con l’ausilio del Patronato è importante presentare anche il contratto di lavoro per le informazioni necessarie per l’invio della pratica.

Durante la percezione dell’indennità di possono svolgere sia attività di lavoro autonomo anche occasionale, sia di lavoro subordinato spesso con contratti di lavoro intermittente, stagionale o a termine. La misura erogata dall’INPS è comunque cumulabile con il lavoro autonomo o subordinato. Ma con il limite di reddito fissato  dalla legge di 8.500 euro.

La comunicazione si effettua dal sito INPS, nella sezione “Comunicazioni NASPI“. Successivamente si deve individuare la voce “Eventi che influiscono sul pagamento della prestazione“. Si inseriscono poi le informazioni sull’attività lavorativa svolta. Importanti da compilare sono i campi “Data inizio attività” e quello “Data fine attività“, in caso di attività a termine.

La comunicazione di inizio attività lavorativa deve essere inviata entro 30 giorni dall’inizio del lavoro stesso. Va segnalato anche il reddito presunto, anche in caso di lavoro autonomo. Inoltre il nuovo datore di lavoro non deve essere il medesimo per il quale il percettore dell’indennità prestava la sua opera quando è finito il rapporto di lavoro cha ha dato diritto alla NASPI.

Dunque non manca la possibilità per il percettore NASPI di iniziare un’altra attività continuando a fruirne, pur in misura ridotta, purché non superi il limite reddituale previsto e comunichi l’inizio dell’attività all’INPS.

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