Puoi avere un anticipo sull’eredità: come procedere per legge

Esiste, per legge, una procedura che permetta di ottenere un anticipo sull’eredità? La risposta è sì. L’unico modo per farlo è questo e ha una procedura ben specifica.

anticipo sull'eredità come ottenerlo
Come riuscire ad ottenere un anticipo sull’eredità (CodiciAteco.it)

Il testamento è un atto giuridico unilaterale e soprattutto libero. Questo vuol dire che non può essere sottoposto a vincoli contrattuali. In parole ancora più semplici significa che, per la legge italiana, ogni accordo tra due o più persone volto a regolare la spartizione del patrimonio prima della sua morte è illegittimo.

Un aspetto importantissimo da capire e di cui tenere conto, perché questo permette di impugnare il testamento se, alla morte del testatore, ci si rende conto che l’atto è stato preceduto da altri vincoli. Questo però non vuol dire che non si possa riuscire ad ottenere un anticipo di eredità. La legge italiana prevede un’unica procedura che permette di ricevere in modalità anticipata l’eredità da un proprio parente: stiamo parlando della donazione.

Come funziona la donazione. La procedura per ottenere l’anticipo di eredità

donazione come funzione e quale procedura avviare
Come funziona e quale procedura prevede la donazione (CodiciAteco.it)

Per prima cosa, più che un vero anticipo di eredità la donazione va considerato un “regalo” da parte del proprio parente che in vita può disporre come vuole e meglio crede dei sui beni e patrimonio finanziario. Quest’ultimo punto è importante, perché donazione non vuol dire diritto del beneficiario, ma facoltà del donatore. Proprio come il testamento, anche la donazione è un atto giuridico e libero; si può chiedere, ma non è detto che si riceva.

Atto giuridico significa che vanno rispettati alcuni limiti. Affinché la donazione sia regolare e legittima, infatti, è necessario che venga stipulata dinanzi ad un notaio e alla presenza di due testimoni. Non può, quindi, neanche essere oggetto di un precedente contratto tra le parti ovvero non si può stipulare un compromesso tra i soggetti coinvolti così come avviene con le compravendite.

Infine, la donazione non può andare a pregiudicare le quote spettanti, per legge, agli eredi diretti. Per cui se dei genitori fanno una donazione ad un figlio non possono dare più di quanto spetterebbe agli altri figli. Nel caso in cui, la donazione leda le quote ereditarie, gli eredi legittimi hanno fino a 10 anni di tempo dalla morte del testatore per impugnare l’atto della donazione e recuperare dal donatore le quote perse.

La donazione in conto legittima

Il miglior modo per i legittimari -che per legge lo ricordiamo sono i parenti più prossimi quindi coniugi, figli o in assenza di questi genitori- di ottenere un vero anticipo sull’eredità è la cosiddetta donazione in conto di legittima. In questo caso, il testatore fa una donazione (che segue le stesse modalità di cui sopra, ndr) che diventa a tutti gli effetti un’anticipazione delle quote spettanti al momento dell’apertura del testamento. In altre parole il beneficiario prende in anticipo una quota di quanto gli spetterà per legge al momento del decesso del testatore. In questo modo non potrà rivendicare ulteriori beni al momento della lettura del testamento.

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