Prestazioni di lavoro occasionale, l’INPS rilascia nuove direttive

Arrivano nuove direttive riguardo le prestazioni di lavoro occasionale: ad annunciare le novità previste dal 2024 è stato proprio l’INPS. 

prestazione di lavoro occasionale
Prestazione di lavoro occasionale (Codiciateco.it)

Il mondo del lavoro moderno ha visto l’incremento di quelle classificate come prestazioni di lavoro occasionale. Si tratta di una tipologia di impiego molto flessibile che ha ottenuto sempre più rilevanza all’interno di un contesto economico che si caratterizza per evoluzioni rapide e prevede occupazioni sempre più dinamiche.

La possibilità di ricorrere a collaborazioni temporanee e non continuative nel tempo, offre dei vantaggi tanto per il lavoratore stesso quanto per un datore di lavoro. Il lavoratore ha la possibilità di incrementare la sua entrata mensile aggiungendo delle prestazioni extra nel tempo libero, acquisendo nuove competenze o conciliando meglio lavoro e vita privata, d’altra parte un professionista può avvalersi della prestazione temporanea di qualcuno senza l’impegno d’assunzione di un dipendente. In questo modo, un datore di lavoro riduce i costi fissi e ottimizza l’uso delle risorse umane.

Prestazioni di lavoro occasionale: cambiano le cose da luglio 2024

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L’INPS dichiara una novità sulle prestazioni di lavoro occasionale (Codiciateco.it)

Questa tipologia di impiego non manca certo di sfide da affrontare, tra le quali è presente tutta la regolamentazione adeguata, volta anche alla tutela dei diritti del lavoratore. Le normative vigenti stanno subendo delle modifiche. Ad esprimersi negli ultimi giorni è stato direttamente l’INPS. L’Ente governativo mette a disposizione il contratto di prestazione occasionale, rivolto a qualunque categoria di lavoratori, ciascuna con le proprie caratteristiche: dai liberi professionisti ai lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni, enti privati, pubbliche amministrazioni, enti locali, strutture alberghiere e ricettive varie, società che lavorano nel settore dei congressi, delle fiere, degli eventi, parchi divertimento o stabilimenti termali, onlus e associazioni. Si tratta di contesti nei quali è possibile collaborare temporaneamente con dei professionisti, stipulando un contratto di prestazione occasionale.

Tale vincolo lavorativo è sottoposto a delle limitazioni: i compensi annui totali per ciascun utilizzatore non devono superare l’importo di 5mila euro mentre per ciascun prestatore non devono essere superati i 10mila euro annui; gli utilizzatori appartenenti ai settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, stabilimenti termali e parchi divertimento, con riferimento a tutti i prestatori, i compensi annui non devono superare i 15mila euro; un prestatore in favore dello stesso utilizzatore non può superare i 2500 euro annui, con eccezione degli steward nei confronti delle società sportive.

La misura del compenso viene calcolata al 75% dell’importo effettivo nel caso di tratti di titolari di pensione di vecchiaia o invalidità, giovani under 25 iscritti ad un corso di studi, disoccupati, percettori di prestazioni di sostegno del reddito.

Come regolarizzare una prestazione di lavoro occasionale

Direttamente tramite il servizio clienti dell’INPS o il sito web ufficiale è possibile registrare o comunicare i dati relativi alla prestazione lavorativa. L’operazione può essere svolta direttamente dall’utilizzatore così come dal prestatore, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione. E’ obbligatorio specificare il dati del prestatore, il compenso, il luogo della prestazione, la durata, la tipologia di lavoro, il settore dell’attività e altre informazioni circa il rapporto tra utilizzatore e prestatore. Ricordiamo che dichiarare anche le prestazioni occasionali è un obbligo di legge: sono previste delle sanzioni per chi presta lavoro in nero e l’importo varia in base a determinati fattori.

A partire da luglio 2024, una novità ha riguardato l’inserimento dei dati su MyInps: con il messaggio del 23 luglio 2024, l’INPS ha comunicato che tutti i dati relativi ai contatti di posta elettronica e/o SMS in relazione alla prestazione da svolgere si possono inserire solo previo accesso all’area riservata MyInps.

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