Per pagare meno l’immondizia, basta fare più differenziata: come funziona

C’è una soluzione per pagare un importo più basso della tassa sull’immondizia: sarà sufficiente dedicarsi di più alla raccolta differenziata.

come pagare una tassa sull'immondizia più bassa
Pagare una Tari più bassa: la soluzione (Codiciateco.it)

La tassa sull’immondizia è indubbiamente tra le meno apprezzate dai cittadini. In questo periodo dell’anno, arriva il totale da pagare riferito ai costi di gestione della nettezza urbana. L’importo varia in base al Comune e ai metri quadri e al numero di abitanti che vivono nell’immobile interessato: può essere versato in un’unica soluzione o suddiviso in più rate e protratto anche fino alla fine dell’anno (vedi anche cosa succede se non paghi la Tari: dopo quanto tempo va in prescrizione).

Non sempre la cifra da pagare risulta essere in linea con quelle che sono le tasche e le possibilità del nucleo familiare. Proprio per questo, alcuni Comuni hanno scelto di venire incontro ai cittadini e conferire un premio a tutti coloro che dimostrano maggiore impegno nella raccolta differenziata. Tutti saranno incentivati ad adottare comportamenti più sani e rispettosi nei confronti dell’ambiente perché in palio si vedranno accreditata una Tari decisamente più bassa.

Tari più bassa: la soluzione sta nella raccolta differenziata

come pagare una tassa sull'immondizia più bassa
Il metodo per pagare una tassa sull’immondizia più bassa (Codiciateco.it)

Parliamo dei Comuni toscani serviti da Alia Multiutily, nei quali entrerà ufficialmente in vigore la tariffa corrispettiva per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani. Questo nuovo modello è stato già sperimentato in alcuni centri serviti da Alia: si concentra sul premiare i cittadini e le aziende che dimostrano impegno nella raccolta differenziata, offrendo in palio una bolletta della Tari più bassa.

Tramite l’utilizzo di un kit di raccolta dotato di Tag adesivi, viene monitorata la mole di rifiuti prodotta da ogni utente. Questo permette di effettuare dei calcoli e attribuire degli sconti o degli aggravi in bolletta sulla base del quantitativo di rifiuti differenziati rispetto a quelli indifferenziati. La tariffa dei privati si compone di una parte fissa e una parte variabile: la prima fa fede alla superficie dell’immobile e al numero delle persone che lo abitano, la seconda cambia in base alla quantità di rifiuti che viene differenziata. Se la famiglia produce una quantità di differenziata inferiore al 50% della soglia minima, al contrario, riceverà una penalizzazione in bolletta. Per una percentuale tra il 51% e il 79% l’importo resta invariato. Se supera l’80%, si otterrà un bonus.

In quanto alle aziende, invece, troviamo sempre una parte fissa ed una variabile. La parte fissa cambia in base alla superficie dello stabile e alla categoria di appartenenza dell’attività. Quella variabile, esattamente come per i privati, viene misurata in base alla percentuale di raccolta differenziata. Per evitare una penalizzazione, le aziende che producono rifiuti organici devono raggiungere almeno il 50% della soglia minima prevista. Le altre categorie, devono raggiungere il 30%. Percentuali più elevate portano a bonus e riduzioni in bolletta.

Le applicazioni per smartphone come Alia, Aliapp o il sito web ufficiale aliaserviziambientali.it, consentono di utilizzare un simulatore che permette a ciascuno di tenere sotto controllo il proprio stato attuale, monitorando l’andamento della performance in tempo reale giorno dopo giorno. Controlla tutte le novità previste nel 2024 riguardo la Tari.

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