Pensioni, paghi tasse extra e forse non te ne sei mai accorto

Pensioni, i motivi per i quali si pagano tasse elevate sui trattamenti che si ricevono. Che cosa occorre conoscere.

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Pensione, i motivi dei conguagli a debito (codiciateco.it)

Come per i redditi da lavoro, anche per quelli derivanti da pensione si pagano le tasse, in particolare si calcola l’IRPEF e le varie addizionali. In realtà l’assegno che si riceve è già al netto, cioè le tasse sono pagate alla fonte.

Ma ciò non esclude che al momento della dichiarazione dei redditi, il pensionato si ritrovi ad avere dei conguagli a debito nel modello 730. Si ritrovi cioè a dover pagare ancora delle somme per tassazioni ulteriori, non conoscendone le motivazioni. Questo può apparire contraddittorio, ma in realtà ci sono delle concrete spiegazioni. Vediamo insieme quali possono essere le cause di una simile circostanza.

Pensioni, le tasse da pagare in più

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Trattenute IRPEF non sufficienti, conguaglio a debito (codiciateco.it)

Come accennato, le pensioni sono assoggettate alle trattenute IRPEF alla fonte, cioè le pensioni sono al netto dopo le trattenute mensili all’assegno, consultabili tra l’altro sul cedolino. Dunque le tasse si pagano, almeno in parte in anticipo. Ma non raro che oltre alle trattenute, siano da versare altri conguagli al momento della dichiarazione dei redditi.

La prima osservazione da fare in casi simile riguarda l’origine del reddito, cioè oltre alla pensione non vi siano altri redditi da dichiarare. Se si hanno altri redditi oltre alla pensione, la tassazione non si paga sui singoli redditi in maniera distinta, ma sulle somma di tutti i redditi. L’INPS nel corso dell’anno applica le trattenute sul reddito presunto da pensione. Ma se ci sono altri redditi la somma potrebbe far superare la soglia di scaglione e questo determina un conguaglio a debito.

Altro motivo per i conguagli a debito, potrebbe essere l’applicazione di trattenute IRPEF troppo basse. In questo caso al momento della dichiarazione alla ritenuta alla fonte, considerata come un anticipo, va aggiunto il saldo, cioè il conguaglio a debito. Anche delle addizionali regionali e comunali a debito con ritenute troppo basse possono determinare dei conguagli a debito.

Tipico il caso di un trasferimento in una località dove le addizionali IRPEF sono più alte e non si comunica il cambiamento di residenza all’INPS. La compensazione per le addizionali più alte avviene in sede di dichiarazione dei redditi e anche in questo caso con conguagli a debito. Altro motivo per la ridefinizione delle tasse da pagare è l’accorpamento degli scaglioni IRPEF con variazioni che finiscono nei conguagli.

Infine si deve ricordare che fino alla soglia di 8.500 euro all’anno non ci sono tasse da versare (no tax area). L’IRPEF è annullata dalle detrazioni riconosciute. Ma se la pensione aumenta e si supera la soglia, si pagano le tasse sull’eccedenza e quindi ci si può trovare con conguagli a debito mai avuti prima.

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