Pensioni 2024: chi avrà diritto a una pioggia di arretrati da aprile

Gli aumenti delle pensioni nel 2024 si vedranno solo da aprire con l’erogazione degli arretrati: chi potrà godere delle indennità più alte

pensionati
Pensionati con l’importo aumentato – codiciateco.it

Nel comunicato del 22 gennaio scorso l’Inps ha fatto sapere quando verranno pagati gli aumenti e gli arretrati frutto della riforma Irpef prevista dall’ultima Legge di Bilancio (abolizione aliquota del 25% e i redditi compresi tra 15mila e 28mila euro che sono stati inglobati nello scaglione del 23%). Solo nel cedolino della pensione di aprile, oltre all’aumento perequativo del 5,4%, ci sarà anche quello dovuto alla riforma Irpef, con i relativi arretrati che non sono stati corrisposti a gennaio, febbraio e marzo.

Pensioni, rivalutazioni e aumenti: cosa ha comunicato l’Inps

Istituto di Previdenza
Inps – codiceateco.it

L’Istituto di Previdenza ha scritto: “Si comunica inoltre che la tassazione delle pensioni sarà adeguata ai nuovi scaglioni di reddito e alle nuove aliquote, introdotte dal decreto legislativo n. 216 del 31 dicembre 2023, dalla mensilità di aprile 2024 sulla quale sarà corrisposto anche il conguaglio riferito alle mensilità precedenti”.

A quanto ammontano gli aumenti? Il lordo mensile è di circa 21 euro euro sui redditi da 28mila euro annui. Come ben sanno i pensionati, più basso è il reddito e minore sarà l’aumento. In pratica chi avrà un aumento derivante da un’aliquota Irpef più bassa è chi nel 2023 ha dichiarato un reddito tra 15mila e 28mila euro.

Nulla cambia per chi arriva a massimo 15mila euro poiché rientrava già nell’aliquota del 23%. Per i redditi compresi tra 28mia euro e 50mia euro, invece, l’aliquota è del 35% mentre chi si pone oltre i 50mila è al 43%.

Ma badando al cedolino più imminente, cosa devono aspettarsi i pensionati per febbraio? L’importo netto sarà sicuramente più elevato perché bisogna considerare che l’Inps ha esaurito i conguagli a debito, quindi ci saranno già gli effetti della rivalutazione del 5,4% degli importi delle pensioni.

Per chi non ha l’accredito mensile sul proprio conto bancario o postale ma ritira i contanti, c’è il solito calendario in odine alfabetico del cognome da rispettare. Il seguente calendario va comunque sempre verificato presso l’ufficio posta di riferimento.  Si comincia giovedì 1 febbraio con i cognomi che iniziano con le lettere A a B per poi proseguire in questo modo: venerdì 2 febbraio lettere da C a D; sabato 3 febbraio, solo mattina, lettere da E a K; lunedì 5 febbraio 2024 lettere da L a O; martedì 6 febbraio lettere da P a R e infine mercoledì 7 febbraio le lettere da S e Z.

 

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