Estinguere il mutuo significa liberarsi di un grosso peso, tuttavia, in certi casi non conviene estinguerlo in anticipo, poiché scatta la penale.
Terminare di pagare un mutuo infinito è una bella liberazione. Estinguerlo in anticipo rispetto ai tempi biblici concordati, poi, è il sogno di milioni di famiglie. Tuttavia, in alcuni casi, questa manovra non conviene molto, anzi, si rischia addirittura di dover pagare una penale. Il 99% di chi acquista un’abitazione, è costretto ad accendere un mutuo, per poter pagare l’immobile a lungo termine.
In pochi, quasi nessuno, può permettersi di pagare una casa in un’unica soluzione, tra l’altro, con i prezzi aumentati negli ultimi decenni, è ormai difficilissimo poter acquistare anche un piccolo ambiente, senza fornire le dovute garanzie. Insomma, “un mutuo è per sempre”, o quasi, visto che dura tantissimi anni, e ed sempre un peso consistente sulle spalle di una famiglia.
Quando non conviene estinguere un mutuo in anticipo: in certi casi scatta la penale
I pochi fortunati che sono in grado di estinguere un mutuo anticipatamente, devono valutare alcuni aspetti, poiché questa soluzione non è sempre conveniente. Come sappiamo, l’estinzione di un mutuo prevede la restituzione dell’importo rimanente, prestato dalla banca, prima della scadenza del contratto. L’estinzione del mutuo può avvenire sia in modo parziale che totale.
In caso di estinzione parziale, si versa alla banca una somma che andrà ad abbassare il valore residuo del debito. Questa soluzione incide sull’importo della rata. Per quanto riguarda l’estinzione totale, invece, si restituisce alla banca l’intero importo mancante e in un’unica soluzione. Per valutare eventuali penali, in caso di estinzione del mutuo, occorre dare uno sguardo al contratto firmato per l’acquisto della casa.
Se il mutuo è stato acceso prima del febbraio 2007, le regole cambiano. Le aliquote riferite alle penali, infatti, sono variabili anche in funzione alla tipologia di tasso applicato al mutuo. Dal febbraio 2007 è entrata in vigore la Legge Bersani, che ha permesso di estinguere il mutuo anticipatamente senza incorrere in alcuna penale.
A quanto ammontano le penali in caso di estinzione anticipata
Ciò ovviamente è valido sia per l’acquisto di un’abitazione, sia in caso di ristrutturazioni e sia per l’acquisto di un locale dove svolgere attività commerciale o professionale. A quanto ammonta la penale da pagare? Occorre, in tal caso, considerare il tipo di tasso, l’anno in cui è stato acceso il mutuo, e l’anzianità di finanziamento.
Per i mutui con tasso variabile, accesi prima del febbraio 2007, si deve applicare una penale massima dello 0,50%, ridotta allo 0,20%, se l’estinzione avviene al terzultimo anno del piano di ammortamento. Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, accesi prima del 31 dicembre 2000, si applicano le penali dello 0,50% in caso di estinzione anticipata, dello 0,20% durante il terzultimo anno, mentre non si paga nulla se il mutuo viene estinto negli ultimi due anni.
Se, invece, il mutuo è stato acceso tra il 2001 e il febbraio 2007, le penali si calcolano all’1,90% se l’estinzione avviene nella prima metà del periodo di ammortamento. Dell’1,50% se si estingue il mutuo nella seconda metà dell’ammortamento, dello 0,20% nel terzultimo anno. Negli ultimi due anni, non si paga alcuna penale.
Insomma, come abbiamo visto, non sempre conviene estinguere il mutuo, e prima di farlo, bisogna valutare bene la situazione. Questo succede perché nelle banche italiane vige il “piano di ammortamento alla francese”, nel quale gli interessi sono ripagati prima del capitale. Che cos’è e a chi conviene, invece, il mutuo indicizzato?