Mi hanno sospeso l’ADI, ora cosa devo fare?

ADI, come procedere in caso di sospensione della prestazione. Quali sono le conseguenze di uno stop per il beneficiario.

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Sospensione ADI, cosa succede dopo (codiciateco.it)

Assegno di Inclusione (ADI) sospeso per quali motivi? Di solito una condizione del genere si genera per delle inadempienze del beneficiario quale la mancata presentazione ai servizi sociali entro 120 giorni o quando i richiedenti non sottoscrivono il Patto di attivazione digitale (PAD) o il Patto di servizio personalizzato (PSP).

Il primo si sottoscrive sulla piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) gestita dall’INPS, mentre il secondo deve essere avviato presso i servizi sociali, indirizzando il beneficiario dell’ADI a percorsi di inserimento nel mondo del lavoro, attraverso aggiornamenti, corsi, attività di politiche attive del lavoro. ma cosa succede se l’erogazione dell’ADI è sospesa? Vediamo quali sono le conseguenze di una situazione del genere.

ADI sospeso, che cosa avviene

banconote consegnate
Erogazione contributo ADI, quando riprende (codiciateco.it)

Come accennato i n motivi della sospensione sono le inadempienze dei beneficiari nei percorsi di attivazione al lavoro. Mancare la sottoscrizione del PAD o del PSP, come no presentarsi ai servizi sociali o non effettuare la consueta e necessaria rendicontazione, può creare dei problemi e in ultima analisi il blocco dell’erogazione del contributo economico.

Gli accrediti riprendono solo dopo che il nucleo familiare beneficiari riprende il percorso corretto previsto dalla legge. Quindi l’erogazione si effettua dopo la presentazione ai servizi sociali, dopo la firma di PSP e PAD, dopo la rendicontazione delle attività svolte nel corso dei programmi attivati (di norma ogni 90 giorni). Ma quando avviene la sospensione? In genere parte dal mese successivo a quello della mancanza.

L’INPS stesso fornisce dei chiarimenti riguardo la ripresa degli accrediti. Questi avvengono di regola, in caso di comunicazione di avvenuto incontro e di effettuazione degli obblighi previsti, entro il giorno 20 del mese seguente a quello della sospensione. Un esempio può chiarire la trafila e i tempi. In presenza di una scadenza da rispettare entro il 10 di giugno, la sospensione avviene a partire dal mese di luglio.

Dopo la comunicazione dell’avvenuto incontro con la registrazione all’INPS, tramite la piattaforma, entro il 10 luglio, il pagamento avviene regolarmente entro il mese. Altrimenti l’accredito sulla carta è rinviato al mese successivo. Queste sono le tempistiche che normalmente avvengono in casi di inadempienza. Le cose potrebbero essere diverse in casi diversi, per esempio per errori nella compilazione della domanda o per l’avvio di attività lavorativa.

In ogni caso alla regolarizzazione della domanda e alla risoluzione positiva delle inadempienze i pagamenti riprendono con gli importi e le scadenze previste dalla normativa. Ricordiamo che l’ADI può essere ricevuto per 18 mesi e rinnovato per altri 12 mesi, previa sospensione di un mese. Infine, la ripresa vale per i casi di sospensione, mentre per la decandenza le normative sono del tutto diverse.

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