Che cosa succede nel caso in cui si dovesse pagare la TARI di importo sbagliato per un errore non tuo? Ecco come ottenere il rimborso.
Tutti quanti noi, nel corso dell’anno, ci troviamo costretti a fare i conti con alcune spese che possono rendere estremamente complicata la vita di tutti quanti noi. Sono sempre di più, infatti, le persone che praticamente ogni giorno si trovano costretti a lottare per poter andare avanti. La fine del mese, per così dire, negli ultimi tempi è tornata ad essere una paura e le spese impreviste da questo punto di vista rappresentano un problema di estrema attualità. Alcune spese impreviste per importo rappresentano dunque degli ostacoli talvolta insormontabili. Ed uno di questi, purtroppo, piaccia oppure no, è la TARI, per la quale ci sono stati anche aumenti.
Si tratta, per chi non lo sapesse della cosiddetta tassa dei rifiuti, l’imposta comunale che si paga per dare il proprio contributo e permettere che la raccolta dei rifiuti possa avvenire secondo le modalità giuste. In tal senso, si tratta di una imposta da cui non si può scappare, come si suol dire, ed è giusto anche essere consapevoli dei possibili problemi ed errori. Può capitare, in tal senso, che l’importo sia sbagliato e che si debba chiedere un rimborso. Che cosa succede in questi casi? Ecco tutto quello che c’è da sapere a tal proposito.
TARI pagata ed impotro sbagliato: che cosa succede?
La prima cosa da fare è quella di individuare per così dire il possibile campanello d’allarme che ci può mettere nelle condizioni di scovare questo potenziale errore. Esso c’è quando nel prospetto della tassa in questione, inviato insieme ai modelli F24 semplificati dei pagamenti, viene trascritta questa voce: “Tipo Utenza-Destinazione d’uso, Domestica-Componenti n. – Accessorio“. Su tali immobili, infatti, viene applicata la quota variabile.
In questi casi, se la quota variabile è stata sbagliata, allora si può procedere a chiedere il rimborso. Ma come fare? Dovrai, presta bene attenzione, andare sul sito del tuo Comune di residenza ed in maniera più precisa e dettagliata nella sezione destinata alla modulistica. A questo punto, scarica l’istanza per il rimborso della TARI ed, una volta compilato, non dovrai far altro che inviarla all’ufficio protocollo del Comune di residenza. Dovrai, poi, indirizzarla all’Ufficio Tributi ed allegare il tuo documento d’identità insieme ad una copia dei prospetti della TARI con i versamenti effettuati. Ecco dopo quanto tempo scatterà la prescrizione per TARI non pagata.
TARI e rimborso: i tempi necessari
Dopo aver seguito la procedura prima indicata, dovrai aspettare 90 giorni, entro i quali avrai una risposta a questa richiesta da te presentata. Nel caso in cui l’esito dovesse essere negativo, allora ti viene concessa anche la possibilità di fare ricorso alla Commissione tributaria provinciale.