Hai un buono fruttifero cartaceo? Puoi renderlo dematerializzato: come fare

Hai un buono fruttifero postale cartaceo e vuoi renderlo dematerializzato? Ecco come fare e la procedura. La versione digitale offre diversi vantaggi tra cui protegge i tuoi soldi anche alla scadenza

buono fruttifero
Buono fruttifero cartaceo, come renderlo dematerializzato e quali vantaggi – CodiciAteco.it

Cartaceo o dematerializzato, sono queste le due forme con cui si può sottoscrivere un buono fruttifero. La prima è la forma classica e a cui la storia ci ha abituato, ovvero il pezzo di carta fisicamente presente, prima che irrompesse l’era digitale estremamente fluida; la seconda appartiene proprio a questo nuova epoca dove la fisicità è un optional dal momento che è sempre tutto reperibile e gestibile in formato on line. L’utenza si divide in merito: c’è chi preferisce la prima per alcuni motivi e chi la seconda per altri. Gli anziani o chi ha ancora abitudini radicate per esempio, opta per la prima variante, mentre i giovani che sono estremamente smart puntano direttamente per la seconda.

Bisogna dire che c’è un vantaggio doppio col buono dematerializzato: innanzitutto non c’è il rischio di smarrirlo in quanto, pur perdendo un riferimento inteso come link o screen, questo continuerebbe ad esserci e sarebbe comunque facilmente reperibile, cosa che non vale per una copia eventuale di un buono cartaceo smarrito. In tale circostanza serve un inter fattibile ma con un’attesa che dura uno o più mesi. La seconda condizione vantaggiosa coi buoni non fisici è la scadenza: giunta la data limite, il buono viene accreditato sul conto senza che la cifra rischi di andare in prescrizione e perduta se non prelevata in tempo come accade invece coi buoni classici.

Buono fruttiferi cartaceo, come passarlo a dematerializzato

buono fruttifero postale
Buono fruttifero da cartaceo a dematerializzato: cosa serve per fare il passaggio – CodiciAteco.it

Molti hanno compreso tale situazione e si sono convinti o si stanno convincendo a modificare la modalità del proprio buono, passandolo da cartaceo a dematerializzato così da mettersi in una botte di ferro. Ma come si fa? E’ possibile farlo solo se si possiede un conto BancoPosta o un libretto di risparmio postale avente la medesima intestazione del buono. La dematerializzaizone, premessi questi due requisiti, si può chiedere in tutti gli uffici postali. Non è possibile invece procedere on line per tale richiesta. 

A distanza si può invece avere un rimborso parziale a partire da 50 a salire, ma solo se si possiede un buono dematerializzato: c’è dunque anche quest’altro vantaggio importante da considerare rispetto alla forma standard. Tramite l’app, in caso di necessità o ripensamenti, è possibile riprendersi i soldi per un passaggio di pochissimi secondi per vedere i soldi accreditati direttamente sul conto corrente. Sempre on line inoltre, per chi non lo sapesse ancora, si possono inoltre sottoscrivere nuovi buoni fruttiferi senza la necessità di andare in ufficio.

Quali buoni possono essere aperti solo in Poste

Allo stato attuale solo due buoni possono essere aperti solamente presso gli uffici postali: il buono 4 anni risparimo semplice dal rendimento annuo lordo standard a scadenza dell’1.50% e il buono soluzione eredità da rendimento annuo lordo a scadenza da 3.25%. Tutti gli altri, invece, possono essere fatti comodamente dal divano di casa.

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