Gas, come risparmiare sulla bolletta

Aumenta l’IVA nella bolletta del gas dal 5 al 22%, ecco che allora vi diamo qualche consiglio su come risparmiare senza dover stare al freddo

Cambiamenti in vista per la bolletta del gas: il 2024 non sarà caratterizzato unicamente dalla fine del mercato tutelato per quasi tutti i clienti: l’IVA passerà dal 5% al 22% e le famiglie, nel corso dell’anno, dovranno affrontare maggiori costi a fronte di consumi sempre uguali.

Questo è il motivo per il quale, indipendentemente dal passaggio o meno al mercato libero, è bene adottare qualche strategia per risparmiare sulla bolletta del gas.

Metter in pratica alcune piccole accortezze,  non servirà ad abbattere completamente i costi, ma aiuterà a contenerli il più possibile e a gestirli in maniera più efficiente.

Bollette del gas: i costi in aumento

Da quest’anno l’IVA sulla bolletta del gas passerà dal 5 al 22%. È necessario tenere a mente, inoltre, che il 10 gennaio 2024 è previsto il passaggio dal mercato tutelato a quello libero per le famiglie e i condomini.

Il gas viene utilizzato sia per cucinare che per il riscaldamento della casa
Il gas viene utilizzato sia per cucinare che per il riscaldamento della casa – Pexels @RDNE Stock project – codiciateco.it

 

Quanti non avessero ancora effettuato questo passaggio potranno usufruire di alcune garanzie sulle forniture.

Ma cosa succede a chi non dovesse passare al mercato libero? Nessun problema: non rimarranno senza fornitura del gas dal giorno alla notte.

Le tariffe continueranno a rimanere coerenti con quelle previste dalla maggiore tutela, ciò non toglie che uno dei primi passi che i consumatori devono effettuare per no spendere troppo con la bolletta del gas è quello di scegliere la tariffa migliore.

È importante ricordare che il mercato a maggior tutela non terminerà per tutte le famiglie. Gli utenti vulnerabili avranno la possibilità di usufruirne ancora. Tra questi rientrano:

  • i soggetti disabili;
  • le persone con più di 75 anni;
  • quanti si trovano in una situazione di calamità (ad esempio: terremoti o alluvioni);
  • soggetti in difficoltà economica.

Stando a quanto ha indicato direttamente l’Arera, questi soggetti potranno usufruire del servizio di tutela della vulnerabilità.

Purtroppo il Ddl dedicato al sostegno delle famiglie in difficoltà economica ha introdotto uno sconto sulle forniture di energia elettrica, ma non ha previsto niente per la bolletta del gas.

Gli utenti, infatti, si troveranno l’aliquota Iva che viene applicata al metano per usi civili e industriali.

Nel momento in cui si sceglie una nuova fornitura del gas è necessario prendere in considerazione alcuni aspetti molto importanti.

L’attivazione di un qualsiasi servizio è generalmente gratuita, ma è necessario prestare attenzione al prezzo dell’energia. Le imposte e gli oneri sono sempre identici e vengono stabiliti direttamente dall’Arera.

A seconda delle proprie abitudini di consumo può essere più opportuno scegliere una tariffa a prezzo fisso o indicizzato.

Nel caso in cui si volesse optare per il primo caso è importante ricordare che il prezzo viene congelato per un determinato lasso di tempo, che può durare 12 o 24 mesi.

La tariffa indicizzata, invece, potrà variare ogni mese basandosi sull’indice di riferimento, che è legato direttamente al costo della materia.

Fattore importante da tenere a mente sono le abitudini di frequenza della casa. Alcune tariffe sono monorarie e non variano in base all’ora del giorno. Altre sono biorarie e possono comportare dei cambiamenti di prezzo nell’arco delle ventiquattro ore.

Come risparmiare sulla bolletta

Sicuramente una delle voci più pesanti che condizionano la bolletta del gas è il riscaldamento. Ma è possibile risparmiare ed evitare che sia troppo alta? A fornire alcuni consigli su come comportarsi è stata l’Enea, che ha fornito alcune indicazioni utili su come risparmiare.

Termosifone
Termosifone – Pexels @Sam Lion – Codiciateco.it

 

Il primo suggerimento è quello di verificare e monitorare costantemente i propri consumi, installando, ad esempio, uno smart meter, un misuratore dei consumi in tempo reale, che è in grado di dialogare con lo smartphone attraverso un’app.

La prima strategia di risparmio è monitorare i consumi per identificare ed evitare gli sprechi, anche inconsapevoli.

“Lo scorso anno le misure comportamentali attuate dai cittadini hanno rivestito un ruolo significativo per conseguire l’obiettivo di contenimento dei consumi energetici nazionali – spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile del laboratorio Enea di efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano -. “Visti i risultati raggiunti quest’inverno sarà ancora più importante impegnarsi sul fronte del risparmio energetico, per confermare o ridurre ulteriormente i consumi rispetto alla passata stagione”

Ad esempio è importante tenere sotto controllo i consumi energetici utilizzando dei contatori intelligenti, in questo modo è possibile acquisire consapevolezza sulle proprie abitudini di consumo, ma soprattutto per riuscire a individuare se ci siano delle perdite o dei malfunzionamenti.
Gli impianti puliti – dove non ci siano delle incrostazioni di calcare – consumano ed inquinano di meno. È bene ricordare, tra l’altro, che chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è soggetto ad una sanzione minima di 500 euro.

Per riuscire ad avere il confort necessario in casa sono sufficienti 19 gradi. Si riesce a risparmiare fino al 10% per ogni grado in meno.

È bene verificare in quale zona climatica si vive: a determinare il numero massimo delle ore nelle quali è consentito tenere acceso il riscaldamento è proprio la collocazione geografica dell’immobile.

Chi dovesse decidere di accendere l’impianto un’ora di meno nell’arco della giornata, può arrivare a risparmiare il 15%.

Tapparelle e persiane sono utili a ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno e i termosifoni o radiatori non devono essere coperti da tende o mobili, che impediscono la diffusione del calore nell’ambiente.

Può essere utile introdurre dei materiali riflettenti tra il termosifone ed il muro: è sufficiente un foglio di carta stagnola per ridurre le dispersioni verso l’esterno.

Per cambiare l’aria in casa bastano pochi minuti. Lasciare le finestre aperte troppo a lungo serve unicamente a disperdere il calore.

Un investimento utile può essere quello di affidarsi ad un tecnico qualificato per valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e verificare quale sia lo stato dell’isolamento termico di finestre e pareti. I consumi possono essere abbassati del 40%.

Le valvole termostatiche sono diventate obbligatorie dal 2017 per i condomini in cui è in funzione il riscaldamento di tipo centralizzato.

Queste, collegandosi direttamente ai termosifoni, sono strumenti particolarmente utili anche nel caso di riscaldamento autonomo e permettono non solo di regolare il riscaldamento della casa in base alle proprie esigenze specifiche, ma anche di controllare i consumi effettuati dalla singola unità abitativa.

Infine sostituire un vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza permette di risparmiare.

È importante poi adottare dei cronotermostati, dei sensori di presenza e dei regolatori elettronici a distanza.

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