Fondo nuove competenze, cos’è e a cosa serve

Questo strumento si prepara ad accogliere le nuove domande grazie alla pubblicazione di un bando prevista entro il mese di novembre 2024

Il Fondo Nuove Competenze, giunto alla sua terza edizione, si appresta a vedere la luce con un nuovo decreto firmato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone. Questo strumento, nato per sostenere la formazione dei lavoratori all’interno delle aziende, si prepara ad accogliere le nuove domande grazie alla pubblicazione di un bando prevista entro il mese di novembre 2024. Le imprese interessate potranno presentare i loro piani formativi presumibilmente a partire da dicembre, avendo a disposizione circa un mese per l’invio delle candidature.

Uno strumento contro la crisi

Inizialmente finanziato con 731 milioni di euro, il Fondo ha visto aumentare il suo potenziale fino a circa 800 milioni grazie ai risparmi accumulati nelle precedenti edizioni. Istituito dal Decreto Rilancio nel maggio 2020 e successivamente rifinanziato dal Decreto Agosto dello stesso anno, il Fondo Nuove Competenze è stato concepito come uno strumento per contrastare gli effetti della crisi pandemica sul mondo del lavoro e favorire una ripresa economica attenta alle nuove esigenze di sostenibilità e digitalizzazione.

Rifinanziamenti e obiettivi

Grazie alle risorse provenienti dal fondo europeo React EU nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), nel 2022 è stato possibile garantire ulteriori rifinanziamenti al Fondo.

Un uomo davanti a un computer
Un uomo davanti a un computer | Pixabay @StartupStockPhotos – Codiciateco.it

Questa iniziativa ha riscosso grande apprezzamento tra le imprese per la possibilità offerta di ottenere finanziamenti a fondo perduto destinati alla copertura delle retribuzioni e dei contributi previdenziali dei lavoratori impegnati in percorsi formativi mirati al miglioramento delle competenze produttive aziendali.

Accordi sindacali e corsi di formazione

Per accedere ai finanziamenti è necessaria la stipula preventiva di accordi sindacali. I corsi previsti possono essere erogati sia da entità pubbliche o private accreditate su scala nazionale o regionale – come università, scuole superiori specializzate (Its), centri di ricerca ed enti formativi – sia direttamente dalle imprese richiedenti. Inoltre, il Governo ha ribadito l’impegno nell’investimento sulla formazione dei lavoratori attraverso il Programma nazionale Giovani, Donne e Lavoro cofinanziato dal Fondo sociale europeo Plus.

Novità dell’edizione corrente

Una delle innovazioni più significative riguarda l’inclusione nei percorsi formativi anche del personale non ancora assunto. Ciò favorisce una stretta integrazione tra formazione professionale e processi selettivi aziendali, offrendo opportunità anche ai neoassunti e ai disoccupati che hanno superato una fase preliminare di selezione. Vincenzo Caridi del Ministero del Lavoro ha evidenziato come questo strumento intenda promuovere collaborazioni tra imprese oltre alla transizione verso modelli operativi più sostenibili ed inclusivi.

Il Fondo Nuove Competenze rappresenta quindi un pilastro strategico all’interno del Programma nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027 avendo coinvolto oltre 14.000 aziende con più di 700.000 lavoratori partecipanti a oltre 93 milioni di ore complessive dedicate alla formazione professionale.

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