E’ ufficiale, multe e ritiro della patente all’estero saranno validi in tutta Europa

Cambiano le leggi che regolano il comportamento in strada: se la patente viene ritirata all’estero o si prende una multa, sanzioni e ritiro sono validi in tutta Europa. 

patente e multe prese all'estero
Ritiro patente e multe prese all’estero, misure valide in tutta Europa (Codiciateco.it)

L’Unione Europea ha preso una decisione per ridurre il numero delle impunità degli automobilisti che commettono delle infrazioni e subiscono pene e sanzioni in un Paese diverso dal proprio. D’ora in avanti, la Legge obbligherà ogni stato membro dell’UE di mantenere la validità della decisione presa in uno Stato estero davanti ad una violazione del Codice Stradale.

Con questa introduzione si “taglia la strada” a tutti i furbi delle multe in UE. Il Parlamento europeo ha dato il via libera: sono previste sanzioni stradali come multe e ritiro della patente che resteranno valide per ogni Stato membro. Questa normativa è il risultato di un accordo preso tra Consiglio e Parlamento lo scorso marzo, approvato con 570 voti a favore, 36 contrari e 24 astensioni. Entriamo più nei dettagli.

Multe e ritiro della patente all’estero: ora le sanzioni restano valide in ogni Paese dell’UE

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Ritiro patente e multe all’estero: cambiano le cose (Codiciateco.it)

Secondo questa nuova disposizione, ogni Stato membro dell’UE è obbligato ad eseguire le sanzioni nei confronti di un suo cittadino anche se emesse all’estero, compreso il ritiro della patente. Non può esserci alcun indugio o alcuna eccezione: lo Stato dovrà agire entro due mesi dalla raccolta di tutte le informazioni necessarie.

Il Paese UE dove l’autore dell’infrazione è residente può farsi carico della riscossione dell’importo della multa purché esso sia superiore a 70 euro. Sono incluse le multe per eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza, il mancato arresto al semaforo rosso, il parcheggio in aree vietate o in posizioni pericolose, il sorpasso non autorizzato, l’attraversamento della linea continua, l’omissione di soccorso e l’ingresso in aree ZTL. Il Paese nel quale è stata commessa l’infrazione avrà 11 mesi di tempo per emettere la notifica, la quale dovrà includere il momento e le circostanze del reato, nonché informazioni varie su come presentare un eventuale ricorso contro la multa (vedi come contestare una multa presa da un autovelox non omologato).

Ancora manca del tempo prima che la normativa venga effettivamente messa in atto. Il testo dovrà passare ulteriormente tramite il Consiglio dell’UE per un’ultima formale approvazione e, una volta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, tutti gli Stati membri avranno 30 mesi di tempo per l’attuazione. La Commissione poi renderà disponibile un portale online che spieghi le informazioni da conoscere, le regole, le opzioni di ricorso e le possibili multe stradali.

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