Da quando l’ISEE non includerà anche libretti postali e buoni fruttiferi

ISEE, libretti postali e buoni fruttiferi, esclusi dal suo calcolo. L’introduzione di questa novità annunciata con la Legge di Bilancio.

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I prodotti finanziari esclusi dal calcolo Isee (codiciateco.it)

Tra i vari provvedimenti indicati con l’ultima Legge di Bilancio è presente anche l’esclusione dal calcolo dell’ISEE di alcuni prodotti finanziari con garanzia dello Stato largamente diffusi tra i risparmiatori italiani. Si  tratta di una novità molto attesa, che dà modo di escludere dal calcolo dell’ISEE di Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), di buoni fruttiferi postali e buoni postali.

La somma massima indicata dal legislatore per questi valori è di 50mila euro sotto la quale sono esclusi dal calcolo dell’ISEE. Con l’Indicatore della situazione economica equivalente è possibile ottenere benefici, bonus e agevolazioni, oltre a diverse prestazioni sociali. Quindi è facilmente immaginabile l’importanza della novità annunciata per molte famiglie. Ma quando sarà introdotta questa innovazione?

ISEE, libretti postali e altri prodotti finanziari fuori dal suo calcolo

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Il calcolo Isee, nove modalità nel decreto attuativo (codiciateco.it)

La novità anticipata ha comunque bisogno di un decreto attuativo per essere pienamente operativa, poiché necessita di una modifica del regolamento ISEE che passa attraverso una apposita norma. L’INPS stesso ha chiarito, fin dal mese di gennaio, che la novità introdotta non sarebbe stata immediatamente operativa.

In conseguenza di questo, l‘Istituto di previdenza sociale ha continuato a inserire nel calcolo ISEE tutti i prodotti finanziari con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato che dovrebbero esserne esclusi in futuro. Nel dettaglio questi prodotti sono i buoni fruttiferi postali, i libretti di risparmio postale, i buoni del Tesoro poliennali (BTP), i certificati di credito del Tesoro (CCT), i certificati del Tesoro zero coupon (CTZ) e i buoni ordinari del Tesoro (BOT).

Questi titoli fino a 50mila euro non saranno inseriti nel calcolo ISEE. Il decreto attuativo sembra in fase di lavorazione e quindi i tempi di attesa di questa novità dovrebbero essere brevi. In più da quanto affermato da fonti del ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), l’applicazione della novità comprenderà anche i BTP Valore collocati alla fine del mese di febbraio.

Ma cosa succede per quanti hanno già rinnovato il valore ISEE? Al momento non è possibile fare previsioni certe, ma con il decreto attuativo in fase di arrivo sembra ci sarà il modo per aggiornare la propria DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) e quindi l’ISEE. L’effetto sarà il valore dell’Indicatore più basso per accedere alle varie prestazioni sociali.

Lo stesso ministro Giancarlo Giorgetti ha rassicurato che sarà possibile aggiornare l’Indicatore avendo maggiori garanzie di prospettive di investimento nel prossimo futuro e per quanto riguarda i risparmi. Non resta dunque che aspettare il decreto e procedere con l’aggiornamento.

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