Contributi a fondo perduto: tutte le opzioni per il 2024

Cosa sono i contributi a fondo perduto? Facciamo chiarezza, analizzando tutte le opzioni previste per il 2024. 

contributi a fondo perduto
Cosa sono i contributi a fondo perduto (Codiciateco.it)

I cosiddetti contributi a fondo perduto sono a tutti gli effetti dei finanziamenti agevolati. Una percentuale dello speso viene restituita indietro all’azienda come contributi che non dovrà essere mai rimborsato. Il quantitativo viene calcolato sulla base del valore di un bene o di un’attività che l’impresa ha pagato e rendicontato all’ente pubblico.

Ad oggi, vi sono diversi bandi per i contributi a fondo perduto. Analizziamoli più nel dettaglio, per capire come poter cogliere vantaggiose opportunità. Iniziamo dall'”ON – Oltre Nuove Imprese a tasso zero“: si rivolge a giovani e donne che hanno intenzione di intraprendere un percorso nel mondo dell’imprenditoria. Queste agevolazioni consistono anche in un finanziamento per i progetti con spese fino a 3 milioni di euro. I contributi a fondo perduto coprono fino al 90% delle spese ammissibili e possono essere richiesti online tramite il sito di Invitalia.

Contributi a fondo perduto: opportunità del 2024

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Contributi a fondo perduto: soluzioni per il 2024 (Codiciateco.it)

Segue Resto al Sud che ha l’obiettivo di sostenere nuove realtà imprenditoriali nel Meridione e nelle aree sismiche del Centro Italia. Non mancano tuttavia dei supporti anche per gli abitanti delle zone lacunari e lacustri del Centro Nord così come per quelli delle isole minori marine. I contributi vengono erogati al 50% sotto forma di contributo a fondo perduto e al 50% come finanziamento. Chi ne beneficia deve avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni e i fondi disponibili ammontano ad 1 miliardo e 250 milioni di euro. Anche in questo caso, la domanda deve essere presentata sul sito di Invitalia.

Ancora, il bonus PMI mezzogiorno si rivolge agli imprenditori che vogliono fare investimenti imprenditoriali innovativi nel Sud Italia e copre fino al 75% delle spese ammissibili. Tra le regioni coinvolte troviamo l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia e le due isole. Invece, Smart e start è l’incentivo per chi avvia una startup. Si finanziano progetti compresi tra 100mila e 1,50 milioni di euro. Fondo PMI creative è una misura adottata a livello nazionale, gestita come le precedenti da Invitalia: vuole finanziare tutti i progetti nel settore culturale e creativo delle micro, piccole e medie imprese. Al momento non è possibile inviare la domanda ma gli sportelli dovrebbero aprire a breve.

Troviamo anche il Fondo IPCEI 2024, che supporta la realizzazione di iniziative di collaborazione industriale in larga scala e deve essere prevista la collaborazione di almeno due Paesi dell’EU. Invece, i Fondi turismo sostenibili consistono in aiuti economici rivolti alle strutture alberghiere e agli esercizi di attività ricettive per coprire le spese del rifacimento di impianti green e dell’implementazione di strumenti a basso impatto ambientale. E’ possibile richiederli fino al 2025 tramite il portale Fondo Turismo.

Per le imprese del settore industriale, agro-industriale, turistico e di tutela ambientale sono previsti i contratti di sviluppo che includono i contributi a fondo perduto. Lo stesso vale per ristoranti, gelaterie e pasticcerie, per i quali il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha nuovamente reso disponibile il bonus, per un totale di 30mila euro destinato all’acquisto di attrezzature e macchinari. La possibilità di inoltrare la domanda scadrà il 30 aprile.

Un pensiero è rivolto anche alle PMI in crisi: possono richiedere un contributo a fondo perduto volto ad abbattere il tasso d’interesse. Invece, la misura Nuova Sabatini aiuta micro, piccole e medie imprese nei finanziamenti bancari o leasing sull’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Dal 1° gennaio, il governo Meloni ha rinnovato il bonus energia per le imprese che soddisfano specifici requisiti. Infine, le imprese che investono in progetti di decarbonizzazione ed economia circolare possono fare affidamento all’iniziativa per il Green New Deal Italia, dal valore massimo di 40milioni di euro, mentre anche le imprese dell’economia sociale possono ottenere degli incentivi, comprese le cooperative con qualifica di ONLUS.

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