Conto corrente pignorato: per quanto tempo è bloccato?

Se viene ordinato il pignoramento di un conto corrente, per quanto tempo resterà bloccato e inaccessibile? Vediamo cosa prevede la legge.

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Conto corrente pignorato (Codiciateco.it)

Come per ogni cosa, anche per quanto riguarda il pignoramento del conto corrente ci sono dei limiti imposti dalla legge. Capiamo quanto tempo può durare il blocco e cosa succede se all’interno non vi è la disponibilità sufficiente a soddisfare le esigenze del creditore.

La cifra iniziale disponibile sul conto è sicuramente un punto di partenza determinante. Eventuali variazioni avvengono qualora su quel conto venissero versati stipendi o pensioni. La durata totale di un pignoramento varia quindi in base alle circostanze e alle situazioni: un conto “fermo”, ossia non attivo o con un saldo molto basso senza alcun movimento, subirà un pignoramento dalla durata diversa rispetto a quello di un conto alimentato con regolarità.

Pignoramento del conto corrente: quanto dura?

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Quanto dura il pignoramento di un conto corrente (Codiciateco.it)

I creditori, quando si procede con il pignoramento, devono rispettare limiti in fatto di tempo e di quantità. Questo significa che non è possibile pignorare l’intero saldo di un conto corrente, ma solo una percentuale, in modo da garantire il minimo vitale al debitore, necessario per esigenze fondamentali. Normalmente, la quota non soggetta a pignoramento corrisponde al triplo dell’assegno sociale, quindi a 1509,81 euro. Significa che solo l’importo eccedente questa soglia può essere pignorato: ne consegue il dilungarsi dei tempi prima che il debito venga ripagato in toto.

Se il debitore percepisce stipendi o pensioni, il pignoramento non può eccedere un quinto dell’entrata nel caso dei primi e il 20% nel caso delle seconde (ad eccezione delle pensioni inferiori a 1000 euro, non pignorabili). La fine del pignoramento avviene di base quando il debito è definitivamente estinto. Esistono comunque delle situazioni specifiche che richiedono modus operandi diversi: per quanto riguarda conti senza accrediti regolari, il pignoramento si limiterà alla somma presente al momento dell’azione, portando alla rinuncia dell’operazione; per conti con accrediti regolari il pignoramento può superare la soglia del minimo vitale rispettando i limiti imposti per stipendi o pensioni e portando la durata anche a diversi anni di tempo; per saldi con somme inferiori ai limiti pignorabili, il creditore rinuncerà a ricevere la parte che gli spetta. Può comunque procedere pignorando beni mobili e immobili, se presenti. Vedi cosa succede se non si pagano i debiti e si risulta nullatenente.

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