Come si legge un codice Ateco?

Come leggere in modo corretto un codice Ateco: le istruzioni principali per comprendere come la sequenza si compone

codice Ateco
Alla ricerca del codice Ateco giusto (Codiciateco.it)

In materia di Partita Iva e pratiche aziendali, forse avrai sentito parlare del codice Ateco. Si tratta di una sequenza alfanumerica che consente di indicare con precisione l’attività che si svolge. Dopo l’apertura della Partita Iva ogni realtà commerciale, azienda, piccola o grande che sia, ed i liberi professionisti, devono sceglierne almeno uno per dare una specifica al proprio lavoro.

Per chi ne possiede già uno, scelto ad hoc dal proprio consulente, il codice Ateco può essere verificato controllando il certificato di attribuzione della tua Partita Iva, per i professionisti, tramite la visura camerale se si ha una ditta individuale oppure sul cassetto fiscale nel proprio profilo Inps. Non è altro che una sequenza di una lettera e alcuni numeri che è indispensabile, sai come si legge? Vediamo tutti i dettagli del caso.

Come leggere un codice Ateco: la composizione

Codice Ateco scelta
Incontro con il commercialista (Codiciateco.it)

Per leggere il codice Ateco legato ad una Partita Iva si deve conoscere, in primis, la suddivisione in 5 livelli che ne viene fatta. Questo, infatti, è composto da 5 blocchi che indicano informazioni precise e specifiche, più è lunga la sequenza numerica e maggiori sono le informazioni che si possono attingere. In questo caso si tratta di un codice Ateco molto dettagliato.

Le lettere usate in totale sono 21 ed ognuna indica un preciso gruppo di appartenenza. La M, ad esempio, denota le attività professionali, scientifiche e tecniche; la prima coppia di numeri, invece, le divisioni. Il 69, quelle delle attività legali e contabilità. I tre numeri successivi, invece, i gruppi e gli ulteriori quattro le classi. Si possono ancora aggiungere cinque o sei numeri per indicare categorie e sottocategorie.

Ovviamente questa non è un’azione da fare da soli ma facendosi affiancare sempre da un professionista del settore, un commercialista o un consulente del lavoro che sarà in grado di indicare il codice Ateco più corretto in base all’attività svolta. Per chi dirige uno studio legale, ad esempio, il codice Ateco corretto è 69.10.10.

Come fare se non si ha un codice Ateco

Se, invece, ci si sta avviando alla professione e all’apertura di una nuova ditta, e non si ha ancora un codice Ateco, è bene rivolgersi al professionista di proprio riferimento affinché trovi quello corretto rispetto all’attività svolta. Ci si può aiutare anche con il web: il servizio online codiceateco.it è in grado di dare una grossa mano soprattutto per i lavori più tradizionali come avvocato, medico, parrucchiere o idraulico, vacilla, invece, per le nuove professioni che si sono imposte con il web ed il digitale. La cosa più giusta, dunque, rivolgersi ad un esperto fiscale.

Change privacy settings
×