Come bloccare un pignoramento: a spiegarlo l’Agenzia delle Entrate

Si può bloccare un pignoramento? La risposta è sì ed è la stessa Agenzia delle Entrate a spiegare come fare ad evitarlo.

si può bloccare un pignoramento e come fare
L’Agenzia delle Entrate spiega come si può bloccare un pignoramento (CodiciAteco.it)

I contribuenti che vogliono mettersi in regola con le somme dovute all’Agenzia delle Entrate e Riscossione e che sono arrivati già ad avvisi di pagamento e pignoramento possono evitare quest’ultimo attraverso la dilazione del pagamento della somma da versare.

A spiegarlo è la stessa Agenzia delle Entrate che sul proprio sito ha pubblicato una guida attraverso la quale spiega come avviene la dilazione, qual è l’importo minimo obbligatorio per le rate e quali eventuali problemi possono far decadere questa possibilità. Nei prossimi paragrafi vedremo nel dettaglio ma in maniera semplificata come si fa a richiedere una rateizzazione dei pagamenti.

Dilazione del debito con l’Agenzia delle Entrate, come richiederlo e quali caratteristiche ha

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Come funziona la dilazione dei pagamenti verso l’AdE (CodiciAteco.it)

Quando si ha un debito con l’Agenzia delle Entrate e Riscossione e non si ha la possibilità di pagare tutta la somma in un’unica rata, si può evitare il pignoramento attraverso la dilazione del debito. In altre parole si paga a rate. È un’opzione messa a disposizione dall’AdE stessa, ma ci sono alcuni condizioni da rispettare.

La prima cosa da sapere è che una volta avviato il processo di dilazione, e rate non possono essere inferiori a 50 euro. A partire dal pagamento della prima rata si avranno poi determinati effetti sul debito contratto. Con l’avvio del piano di ammortamento infatti si evitano alcune spiacevoli conseguenza; l’Agenzia sospende in maniera immediata il fermo amministrativo disposto in precedenza sul bene mobile registrato a patto però che tutti i debiti oggetti del fermo siano stati ricompresi nella dilazione.

Oltre a questo, l’AdE considera estinte tutte le procedure di pignoramento in corso, a condizione che non si sia ancora tenuto l’incanto con esito positivo e sia stato già emesso un provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati. Infine, al termine del pagamento delle rate del debito, il contribuente può richiedere a proprie spese, la riduzione o restrizione dell’eventuale ipoteca iscritta.

Una serie di vantaggi per cui si possono evitare ulteriori altri problemi. Attenzione però ci sono anche altre condizione da rispettare, pena la decadenza della dilazione.

Quando si può ottenere una dilazione

I presupposti per poter accedere al beneficio della rateizzazione sono essenzialmente due:

  • temporanea situazione di difficoltà economica che impedisce il saldo del debito in un’unica rata -e con la possibilità di dilazione fino ad un massimo di 72 rate;
  • comprovata e grave situazione di difficoltà economica indipendente dalla propria responsabilità -il contribuente può ottenere una dilazione fino a 120 rate in 10 anni.

Attenzione perché sono dilazionabili solo le somme iscritte a ruolo ed inoltre, il contribuente decade dal beneficio della dilazione qualora salti il pagamento di alcune rate anche se non consecutive.

Ultimo punto da definire è la rateizzazione in proroga ovvero un’ulteriore dilazione delle rate che possono passare da 72 a 120. Questa opzione è permessa dall’AdE solo ed esclusivamente nel momento in cui il contribuente riesce a dimostrare che la sua temporanea situazione di difficoltà economica si è aggravata.

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