Cauzione per l’affitto: cosa prevede la legge per l’inquilino

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere in merito alla cauzione quando si è in affitto: cosa dice la legge per l’inquilino.

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Come funziona la cauzione quando si va in affitto? Tutto quello che c’è da sapere, che tu sia inquilino o proprietario dell’immobile – CodiceAteco.it

Quando si tratta di affittare una casa, la cauzione rappresenta una di quelle pratiche fondamentali che fanno parte del rapporto tra inquilino e proprietario. La cauzione è una somma di denaro comprensiva di più mensilità del prezzo dell’affitto e funge da garanzia per il proprietario dell’immobile. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Cauzione per l’affitto: come funziona la legge

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Concetto di persona che cede la casa in affitto – CodiceAteco.it

La cauzione, spesso confusa con il termine “caparra” e la cui corretta denominazione è “deposito cauzionale“, è un importo che l’inquilino versa all’inizio del contratto di locazione. In molti credono che la cauzione serva essenzialmente a coprire i danni causati all’appartamento dall’inquilino, in realtà il padrone dell’immobile non può trattenere per questo la caparra.

Infatti, il proprietario non può quantificare i danni causati dall’inquilino e la cauzione serve per coprire eventuali mesi non pagati e ritardi. Dunque, il proprietario deve restituire l’intero importo della cauzione anche in caso di danni all’immobile, potrà poi eventualmente citare per danni l’affittuario, sarà poi il giudice a decidere l’importo che dovrà essere versato per coprire le spese di riparazione dell’immobile. Se emergono discrepanze sull’entità dei danni o sulla responsabilità, il proprietario non può unilateralmente decidere di trattenere la cauzione. È necessario che vi sia un accordo tra le parti o, in mancanza, che la questione sia sottoposta al giudizio di un tribunale, che stabilirà l’ammontare dovuto dall’inquilino.

È importantissimo e necessario sottolineare che l’inquilino non è tenuto a rispondere legalmente per il normale deterioramento degli oggetti e delle strutture causato dall’uso quotidiano. Per esempio, piccoli segni lasciati, dai quadri alle pareti o la naturale usura dei tessuti della tappezzeria o del divano, non possono essere considerati dei danni, ma solo delle conseguenze dell’uso normale dell’immobile di cui l’inquilino non deve rispondere.

Nel caso in cui il proprietario ritardi o rifiuti di restituire la cauzione l’inquilino ha il diritto di agire per vie legali, richiedendo il rimborso completo dell’importo versato, più gli interessi maturati. Infatti, in pochissimi sanno che spettano all’inquilino anche gli interessi sull’importo della cauzione e che vengono calcolati annualmente. Questo diritto persiste anche in presenza di clausole contrarie nel contratto di locazione, considerate nulle se in contrasto con disposizioni di legge.

Come vedi, la cauzione d’affitto è regolata da leggi precise e che mirano a tutelare sia il proprietario che l’inquilino. È di fondamentale importanza quindi conoscere queste regole perché vuol dire anche conoscere a fondo i diritti e i doveri che ci sono tra inquilino e proprietario dell’immobile in affitto. Per qualsiasi controversia, per star sicuri, sempre meglio affidarsi ad un professionista. In alcuni casi si può assumere unavvocato anche in modo gratuito. Inoltre, sai che si può richiedere un Bonus per pagare l’affitto nel 2024? Ti abbiamo spiegato tutto in questo articolo.

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