Carta acquisti da 80€, slitta la ricarica: quando arriverà la prossima

Carta acquisti INPS, slitta per molti la ricarica da 80€ di questo inizio 2024: ecco perché è accaduto e soprattutto quando arriverà l’accredito. Lo scenario a sorpresa per molti italiani 

carta acquisti INPS
Carta acquisti INPS, slitta la ricarica: i motivi – CodiciAteco.it

Tra i vari bonus a disposizione in Italia a sostegno delle famiglie, c’è anche carta acquisti INPS da 80€ bimestrali per un corrispettivo di 40€ al mese. Si tratta di un beneficio destinato a coloro che hanno determinati requisiti ISEE e indirizzata alle famiglie con bambini sotto l’età dei 3 anni o anziani che non vivono una situazione economica propria idilliaca. La carta, una volta presentata la domanda con l’aiuto di un CAF o in autonomia volendo, si ritira presso gli uffici di Poste italiane. 

Questa offre un voucher mensile di appunto 80 euro per l’acquisto di beni di prima necessità tra cui generi alimentari, prodotti per l’igiene personale ma anche abbigliamento, calzature o prodotti in farmacia. È una forma di supporto mirato a garantire un minimo di sostentamento e dignità alle persone che si trovano in situazioni economiche precarie o alle famiglie alle prese con le prime spese per un bambino appena nato. A differenza delle altre misure, questa non è stata fagocitata dall’assegno unico e sono compatibili. 

Carta acquisti INPS, requisiti e data prossima ricarica

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Carta acquisti INPS, chi riceverà la ricarica a marzo – CodiciAteco.it

Più esattamente sono queste le fasce ISEE che permettono di rientrare nella misura e ricevere il sostegno:

  •  i genitori con bambini di età inferiore anni 3 e valore massimo dell’Isee pari a 8.052,75 euro;
  • i cittadini di età compresa tra i 65 e i 70 con valore massimo dell’indicatore Isee pari a 8.052,75 euro e importo complessivo dei redditi percepiti non superiore a 8.052,75 euro;
  • i cittadini nella fascia di età superiore agli anni 70 con valore massimo dell’indicatore Isee pari a 8.052 euro e importo complessivo dei redditi percepiti non superiore a 10.737,00 euro.

I pagamenti avvengono quindi ogni due mesi con un calendario ben definito dall’Istituto nazionale della previdenza sociale. A gennaio, però, la prima ricarica dell’anno non è arrivata in quanto tutti i beneficiari sono stati chiamati a rinnovare l’ISEE per capire se spetta ancora il contributo, così le somme si sono giunte nel mese di febbraio e più precisamente verso la metà del mese. Ma non tutti l’hanno ricevuta. Il che, a questo punto, l’appuntamento per molti è rinviato direttamente a marzo nei primissimi giorni del mese. Anche negli anni precedenti è accaduto e quindi il tutto sembra già delineato e impostato sulla stessa falsa riga.

Chi rischia di perdere all’improvviso il bonus INPS e perché

Fermo restando che, come noto, con l’INPS non si perdono mai i soldi spettanti. Potrebbero giungere in ritardo ma arriveranno sempre tutte le somme spettanti. Chi non dovesse ricevere la ricarica anche dopo la prima settimana di marzo dovrà guardare attentamente la propria posizione: verosimilmente, potrebbe essere decaduto il beneficio per superamento dell’ISEE. Capita spesso. Di anno in anno. Anche perché l’INPS, in tal caso, non manda nessuna comunicazione né chiede la consegna della carta ma semplicemente smette di ricaricarla

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