Brasile: il secondo vertebrato più piccolo mai scoperto

Il Brasile continua a riservare sorprese alla scienza con la scoperta di un nuovo minuscolo anfibio.

Questo affascinante esemplare, che si guadagna il titolo di secondo vertebrato più piccolo al mondo, porta il nome di “rospo-pulce.” Con una misura di soli 7 millimetri, questa creatura si distingue per la sua straordinaria capacità di mimetizzarsi nel fogliame del sottobosco. Scopriamo insieme i dettagli di questa incredibile scoperta effettuata dai ricercatori a Ubatuba.

I ricercatori brasiliani hanno fatto un’eccezionale scoperta durante le loro ricerche condotte tra il 2021 e il 2022. Il focus è stato sulla fascino della costa di San Paolo, precisamente a Ubatuba, un’area rinomata per la sua biodiversità. Qui, si è udito un richiamo proveniente da quelli che inizialmente sembravano rospi di dimensioni familiari. Tuttavia, dopo attente analisi, è emerso che si trattava di un nuovo esemplare, battezzato Brachycephalus dacnis. Questo nome onora Project Dacnis, un’organizzazione attivamente impegnata nella salvaguardia della foresta atlantica, un habitat prezioso e in pericolo. Grazie a ricerche dettagliate, i ricercatori hanno scoperto che i Brachycephalus non solo sono incredibilmente piccoli, ma anche di un’originalità sorprendente, date le loro tonalità vivaci di arancione e il loro veleno, caratteristica comune a molte specie del genere.

piccola rana brasile
Scoperta minuscola rana in Brasile – Codiciateco.it

Unico nel suo genere in Brasile

Ma cosa rende davvero questo rospo-pulce unico? Sebbene esistano simili a lui, come il B. hermogenesi, una serie di esami genetici e analisi del richiamo acustico hanno portato a rivelare differenze significative, confermando la nascita di una nuova specie. Gli studiosi presuppongono che altri esemplari di rospi simili possano trovarsi meglio nascoste tra le foglie della foresta, data la loro stazza minuta e l’incredibile abilità di mimetizzazione che possiedono. Questo accade perché, per difendersi dai predatori naturali e dai cambiamenti dell’ambiente circostante, questi piccoli anfibi si sono evoluti in forme sempre più silenziose, a discapito di dimensioni ridotte e anatomia modificata. E non è tutto, perché la loro evoluzione ha portato anche a peculiarità straordinarie.

Un adattamento singolare

Una delle caratteristiche più sorprendenti di questi rospi-pulce è l’assenza della fase larvale di girino. Insomma, si tratta di una vera e propria miniaturizzazione delle specie, che ha portato non solo a dimensioni ridotte ma anche a un processo evolutivo che ha comportato la fusione o riduzione di alcune ossa e la perdita di dita. Nascono quindi già come “adulto,” con anatomie semplificate, capaci di vivere immediatamente nel loro habitat. Questa straordinaria modalità di sviluppo è accennata come un esempio incredibile di adattamento alla vita nel sottobosco, dove chiaramente la sopravvivenza necessita di trasformazioni davvero particolari.

La ricchezza della biodiversità

Questa scoperta non fa altro che mettere in evidenza l’importanza della conservazione degli ecosistemi e la preziosità della biodiversità. La foresta atlantica, un ricco patrimonio naturale del Brasile, ospita un numero straordinario di specie. Ogni nuovo trovato significa un passo in più per comprenderne la vastità ed anche le sfide a cui è soggetta. Con il cambiamento climatico e l’interferenza umana, questi piccoli ma significativi animali devono affrontare gravi minacce. Ecco perché ricerche come quelle condotte a Ubatuba sono essenziali non solo per la scienza, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo. La scoperta di Brachycephalus dacnis è solo un tassello nel vasto mosaico della vita in questo meraviglioso ecosistema.

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