“Basta, non pago più”: se anche tu lo hai pensato, scopri cosa accade a chi non salda i debiti

Sono milioni gli italiani che non riescono a far fronte alle scadenze, ma che succede se non pago i debiti che ho contratto. Tutte le risposte

Non pago i debiti
Non pagare i debiti – codiciateco.it

Il drammatico biennio a cavallo tra il 2020 ed il 2022 ha lasciato sul campo tutta una serie di conseguenze economiche e sociali. Parliamo del biennio nel quale tra pandemia da coronavirus covid-19 e scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina tutte le certezze accumulate sono crollate una dietro l’altra.

Sono crollate le certezze sulla solidità del nostro sistema economico, sono crollate le certezze sul livello dei nostri servizi pubblici, sono crollati i consumi di alcune materie, gas da riscaldamento e benzine su tutti. E purtroppo, in questo contesto, hanno avuto un “rendimento” diametralmente opposto tanto il ricorso al credito personale quanto le persone, le famiglie e le aziende che non riescono a far fronte agli impegni sottoscritti.

Alcune stime parlano di un aumento del 17,6% delle richieste di nuovo credito e soprattutto di un più 10% dei debiti non pagati. E con tutte le conseguenze sociali ed economiche del dover affrontare un problema di questo tipo. E in questo contesto una domanda sorge spontanea. Cosa succede se non pago i debiti?

Non pago i debiti, che rischi corro

Che succede se non pago i debiti
Calcolo dei debiti contratti – codiciateco.it

La risposta non è univoca e varia tanto dal fatto se il debito contratto è con un privato o con lo Stato. Una risposta che varia anche a seconda dalla situazione economica del debitore. Proviamo a distinguere. Nel primo caso la conseguenza diretta è il pignoramento. Pignoramento che può essere di beni mobili, di beni immobili ed in alternativa dello stipendio. Stipendio che viene pignorato di 1/5, di 1/7 o di 1/10 a secondo dal livello di reddito. Va sempre fatta salva la clausola di salvaguardia ovvero quella che diminuisce il pignoramento se si ha una pensione inferiore ai 1000 euro.

Ricordiamo che non possono esserci due pignoramenti di un privato in contemporanea. Possono esserci invece pignoramenti in contemporanea se si contrae un debito con l’Agenzia per le Entrate. In quel caso il pignoramento dello stipendio, espletate tutte le altre opportunità non può essere superiore ad un settimo dello stipendio stesso.

Lo stesso discorso vale per i debiti relativi agli assegni di alimenti. Anche in quel caso non vale il principio dell’accodamento del debito ma possono andare in sommatoria rispetto ad altri pignoramenti attivi. Tutto questo, ovviamente, se non si è fatta istanza di sovraindebitamento. In quel caso la situazione varia a seconda delle situazioni

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