Avviso bonario Agenzia delle Entrate, come riconoscerlo e cosa fare

L’Agenzia delle Entrate sta inviando un avviso bonario ad alcuni contribuenti che hanno inviato il 730: ecco di cosa si tratta e come è possibile riconoscerlo. 

avviso agenzia delle entrate
L’Agenzia delle Entrate ha fatto partire gli avvisi “bonari”: ecco di cosa si tratta – codiciateco.it

Ricevere un’avviso dall’Agenzia delle Entrate è nella maggior parte dei casi motivo di ansia e preoccupazione. Nella ricezione di un messaggio di questo genere, il contribuente deve per prima cosa analizzare la natura del documento ricevuto per identificarne il contenuto. Potrebbe trattarsi di una e-mail, di una comunicazione via PEC o di un avviso bonario di accertamento dei dati riportati nella dichiarazione dei redditi. Di seguito si riporteranno le informazioni inerenti proprio gli avvisi bonari.

Quale è il significato dell’avviso inviato dall’Agenzia delle Entrate: le informazioni al riguardo

persona legge sul computer l'avviso dell'agenzia delle entrate
Quali sono i contribuenti che riceveranno un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate – codiciateco.it

Mentre il dovere del contribuente è quello di presentare l’annuale dichiarazione dei redditi, il dovere dell’Agenzia delle Entrate è quello di far partire subito i controlli formali. La dichiarazione dei redditi è un documento contabile attraverso cui i contribuenti comunicano al fisco il proprio reddito mediante i versamenti delle imposte. Una volta partiti i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente potrebbe ricevere degli avvisi di accertamento che se non pagati potrebbero trasformarsi in cartella esattoriale.

Gli avvisi di accertamento inviati dall’Agenzia delle Entrate segnalano le omissioni nelle dichiarazioni dei redditi. L’avviso bonario è quindi una comunicazione inoltrata al contribuente nel caso in cui sono stati riscontrati, attraverso analisi dei dati fiscali, errori o mancati pagamenti. Il contribuente dispone di un periodo di trenta giorni dalla data di ricevimento dell’avviso di accertamento per procedere. I trenta giorni sono estensibili a novanta nel caso di comunicazioni telematiche. Trascorso il tempo indicato, il contribuente deve pagare quanto indicato oppure, se la pretesa dell’Agenzia delle Entrate si fonda su dati illegittimi, deve presentare una contestazione.

I controlli dell’Agenzia delle Entrate sono categorizzati in automatizzati e formali. Quelli automatizzati sono condotti sfruttando i database per verificare l’aderenza ai requisiti dichiarativi e nei pagamenti. I controlli formali confrontano le dichiarazioni fiscali con i dati in possesso dell’ente per assicurare la coerenza, come nel caso di dichiarazione di spese mediche rispetto ai documenti forniti.

Il contribuente che riceve l’avviso dall’Agenzia delle Entrate ha due opzioni: o pagare entro i trenta giorni sfruttando come vantaggio una riduzione della sanzione prevista in questo caso, oppure presentare istanza di annullamento. Sul sito web dell’Agenzia delle Entrate senza accedere all’area riservata (senza quindi entrare con le credenziali dell’identità digitale) è possibile procedere alla rateizzazione del pagamento.

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