Assegno di inclusione, scadenza urgente 14 marzo: chi riguarda

Scadenza importante in avvicinamento per chi ha fatto domanda di Assegno di Inclusione. Restano poco meno di 24 ore per chiedere il riesame.

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Assegno di inclusione, il 14 marzo c’è una scadenza importante (CodiciAteco.it)

L’assegno di Inclusione, come ormai sappiamo, è la forma di sostegno economico che è andata a sostituire il Reddito di Cittadinanza ormai estinto. Una misura di contrasto alla povertà che prevede l’inserimento in percorsi di formazione e di politica attiva del lavoro.

Per ottenere l’AdI bisogna rispettare alcuni parametri e fare domanda attraverso il portale dell’NPS, previo accesso con SPID o Carta CIE, o presentando la stessa attraverso i patronati abilitati. Una volta presentata la domanda e tenuto conto dell’ISEE, cui allegato è obbligatoria, l’Istituto provvede a valutare se ci sono le condizioni per erogare quanto prima il sussidio.

In questo caso la domanda si definisce accettata e segue l’iter dei 18 mesi, ma la domanda può essere anche respinta, e le motivazioni possono essere diverse, così come sospesa e in questo caso bisognerà seguire le comunicazioni dell’INPS perché generalmente è sospesa una domanda a cui mancano documenti importanti. Attenzione però nel caso in cui la domanda è stata respinta si può fare ricorso e domani 14 marzo c’è la scadenza per la revisione.

Revisione per la domanda AdI, cosa sapere e fare per ottenerla

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Revisione della domanda AdI, come funzione (CodiciAteco.it)

Una volta presentata la domanda AdI, quindi, questa deve superare una serie di controlli -l’ISEE sotto i 9.360 euro, la presenza di un componente familiare disabile o over 60 ecc.. Lo stato della domanda può essere monitorato sulla propria area INPS e in caso di esito positivo non bisogna far altro che recarsi in ufficio postale, ritirare la Carta dedicata a te e aspettare gli accrediti.

In caso di esito negativo, la domanda è invece respinta. Vuol dire che non ha superato tutti i controlli, ma attenzione perché non è ancora tutto perduto; si può avviare, infatti, la domanda di revisione o riesame della pratica. Una volta conosciuto il motivo per il quale la domanda è stata respinta ed eventualmente provveduto a sistemare le mancanze segnalate, si può richiedere all’Istituto di effettuare nuovi controlli.

Come richiedere il riesame e perché scade il 14 marzo

L’INPS ha fatto sapere, attraverso comunicazione ufficiale, che il richiedente la revisione può presentare domanda alla sede INSP territorialmente competente -quindi non attraverso il portale, ma recandosi fisicamente alla sede cittadina- entro 30 giorni dalla data in cui ha ricevuto notizia dell’esito.

A conti fatti, per chi hanno saputo del rigetto della domanda AdI lo scorso 14 febbraio, a ridosso cioè della prima tranche di pagamento, hanno tempo fino a giovedì 14 marzo per presentare domanda di revisione della pratica. Non si tratta, in conclusione di una data fissa, ma che dipende sempre dalla giornata in cui si riceve la notifica di esito. Il calendario slitta quindi di mese in mese ed è necessario monitorare quotidianamente lo stato della domanda.

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