ADI, preoccupazione tra famiglie: a chi rischia di saltare ricarica di febbraio

Ci sono dei rischi in vista per i pagamenti del Assegno di inclusione (ADI). Preoccupazione per alcune famiglie per il mese di febbraio.

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Tensione in molti nuclei familiri che aspettano l’ADI (codiciateco.it)

Ormai è avviato il nuovo trattamento per i nuclei familiari in situazione di disagio economico. Si parla dell’Assegno di inclusione (ADI) L’INPS riconosce questa misura alle famiglie con almeno un componente minorenne, in condizioni di disabilità grave, con almeno 60 anni di età o inserito in programmi di assistenza per situazione di svantaggio certificate dall’amministrazione pubblica.

In questi giorni sono in programma i pagamenti, ma le lavorazioni di istruttoria sono ancora in fase di svolgimento e le preoccupazioni per le famiglie sono forti. Ricordiamo che le modalità di accesso alla misura sono diverse da quelle del Reddito di Cittadinanza e questo potrebbe aver creato della confusione tra alcuni  percettori.

ADI, l’attesa delle famiglie a febbraio

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In attesa dell’ADI, molti richiedenti la prestazione  (codiciateco.it)

Dai primi dati forniti dall’amministrazione l’INPS ha respinto molte domande di fruizione della prestazione. Il mancato accoglimento riguarda circa una famiglia su quattro. Le motivazioni sono diverse. Per esempio mancata indicazione nel nucleo familiare di soggetti in stato di bisogno, oppure mancata firma del Patto di attivazione digitale per l’avvio effettivo alla ricerca del lavoro.

Quando una domanda viene spedita al sistema INPS, questa diventa “acquisita”, le viene assegnato un protocollo e si avvia la fase istruttoria. L’esito effettivo della richiesta è tuttavia subordinato al riconoscimento dei requisiti previsti dalla legge. Molte domande sono passate dalla “fase di elaborazione” a “sospesa”, proprio per i motivi accennati in precedenza. Questo accresce l’ansia delle famiglie per l’ADI già per il mese di febbraio.

Per controllare lo stato di avanzamento della propria domanda si deve consultare la pagina personale sul sito dell’INPS, ricercando la prestazione. Le istruttorie riguardano ancora le domande presentate tra il giorno 8 e il 31 gennaio 2024. Se accolte il prossimo pagamento sarà riferito al mese di gennaio. Quello che assolutamente non deve essere dimenticato è il procedimento collegato alle politiche attive del lavoro cui è obbligatorio partecipare.

I richiedenti l’Assegno di inclusione devono accedere e registrarsi al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), la piattaforma presente sul sito dell’INPS sulla quale sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD). Dopo questa fase il soggetto richiedente potrà accedere a informazioni su offerte di lavoro e contemporaneamente partecipare a corsi di formazione.

Questo procedura è molto importante, perché dopo aver concluso questo iter sarà possibile recarsi agli uffici di Poste italiane per ritirare la Carta inclusione. Necessario comunque attendere la conferma del SIISL attraverso una notifica, un messaggio sms o una mail al proprio indirizzo di posta elettronica. Quindi per ricevere il pagamento della ricarica si deve regolarizzare la propria posizione, considerando che l’accredito della ricarica avviene il mese successivo a quello di sottoscrizione del PAD.

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