Accertamenti carta ADI: come avverranno i controlli e provvedimenti

Gli accertamenti sulla carta ADI possono essere effettuati in qualsiasi momento: in quali casi è prevista la sospensione

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Carta ADI, i controlli – codiciateco.it

Quando il governo aveva annunciato che il Reddito di Cittadinanza sarebbe stato abolito, in tanti (percettori prima di tutti, ovviamente), avevano mugugnato. Agli Sms inviati dall’Inps con i quali si annunciava che le mensilità erogate sarebbero state le ultime, non sono mancate proteste in piazza presso le sedi dell’ente di previdenza. Del resto Fratelli d’Italia, il maggiore partito di governo che esprime il presidente, non ha mai fatto mistero di essere contrario a questa misura creata dal Movimento 5 Stelle.

Accertamenti carta ADI: gli obblighi del beneficiario

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Inps (foto Ansa) – codiciateco.it

Ma in questi anni in cui il RdC è stato in vigore, dalla primavera del 2019 a dicembre 2023, purtroppo diverse sono state le truffe allo Stato tramite questo strumento che doveva invece aiutare i soggetti che vivono difficoltà economica. Non sono mancanti infatti casi in cui anche persone legate alla mafia o alla camorra, abbiano percepito il Reddito.

Ma abolita l’odiata misura, alla luce soprattutto della situazione economica che con l’inflazione e il lavoro assente o precario continua ad essere molto difficile, il governo non poteva non creare un’altra misura simile. L’ha fatto con l’Assegno di Inclusione dove i requisiti per accedervi sono più stringenti, ma come giusto che sia, lo sono anche i controlli. Con il RdC il più delle volte le verifiche erano susseguenti e solo dopo mesi che il beneficiario truffaldino aveva intascato l’aiuto, veniva scoperto con l’obbligo di restituire tutto. E chissà ad oggi quanti procedimenti sono ancora aperti in tal senso.

L’Assegno di Inclusione è rivolto ai nuclei familiari (ma non solo, clicca qui per l’articolo che riguarda i single) che abbiano almeno un componente con disabilità, minorenne, con almeno 60 anni di età o in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

Gli obblighi e le sanzioni

Per ricevere il beneficio economico il cittadino deve iscriversi presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), per sottoscrivere un patto di attivazione digitale. In questo modo si aderisce ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa. C’è l’obbligo di presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto e successivamente, ogni 90 giorni, i beneficiari diversi dai soggetti attivabili al lavoro, devono presentarsi ai servizi sociali, o presso gli istituti di patronato, per aggiornare la propria posizione.

Come spiega chiaramente l’Informativa sull’utilizzo della Carta di Inclusione, specificamente al punto numero 15, In caso di mancata presentazione, il beneficio economico è sospeso. In ogni momento possono avvenire i controlli sullo stato dei beneficiario e sulle dichiarazioni. La succitata informativa spiega chiaramente che “qualora a seguito di tali accertamenti fossero rilevate non conformità circa il rispetto delle condizioni e dei requisiti normativi previsti per la richiesta ed il mantenimento dell’Assegno di Inclusione e per la richiesta e l’uso della carta di inclusione, i soggetti autorizzati potranno disporre gli opportuni provvedimenti (ad esempio, sospendere gli accrediti, annullare la disponibilità di spesa presente sulla Carta, sospendere o disattivare la Carta stessa)”, fino appunto, alla sospensione della misura.

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